Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
In aumento anche i ricoveri ordinari che si attestano al 6% rispetto al 5,3% della settimana precedente. Stabili invece le terapie intensive. Sono cinque le regioni classificate a rischio alto. Ecco il nuovo report curato dall’Iss.
Prosegue la crescita del numero dei diagnosticati di Covid. L’incidenza sale a 325 ogni 100.000 abitanti rispetto 215 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono stabili le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 1,4%. Sale invece il numero dei pazienti in Area non critica che si attestano al 6% rispetto al 5,3% della settimana precedente. In crescita anche l’indice Rt che si attesta a 1 rispetto allo 0,91 della precedente rilevazione. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 325 ogni 100.000 abitanti (23/09/2022 -29/09/2022) vs 215 ogni 100.000 abitanti (16/09/2022 -22/09/2022).
Nel periodo 7 settembre–20 settembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,00 (range 0,86-1,26), in aumento rispetto alla settimana precedente e pari al valore soglia. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ma ancora sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,90-1,00) al 20/09/2022 vs Rt=0,87 (0,82-0,91) al 13/09/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre ) vs 1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 settembre) vs 5,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 settembre).
Cinque Regioni/PA, tutte per la presenza di molteplici allerte di resilienza, sono classificate a rischio alto, ai sensi del DM del 30 aprile 2020, le restanti 16 a rischio moderato. Quattordici Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque Regioni riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 11%). In leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), mentre diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 36%).