Nelle resezioni epatiche minori cresce l’uso della chirurgia mininvasiva

Sebbene l’adozione delle tecniche mininvasive sia in aumento nei Paesi Bassi per le resezioni epatiche minori, permane una significativa variabilità nell’uso di tali tecniche tra gli ospedali. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Surgical endoscopy, nel quale si legge anche che l’uso delle tecniche mininvasive offre migliori risultati a breve termine, mentre la sopravvivenza globale è paragonabile a quella ottenibile con la chirurgia epatica a cielo aperto.

“Nel 2017, le linee guida di Southampton hanno affermato che gli interventi mininvasivi dovrebbero essere considerati una pratica standard per le resezioni epatiche minori. Abbiamo voluto valutare i recenti tassi di implementazione di resezioni epatiche mininvasive (MILR) minori, i fattori associati all’esecuzione delle stesse, e gli esiti nei pazienti con metastasi epatiche del colon-retto (CRLM)” afferma Michelle de Graaff, del Dutch Institute for Clinical Auditing, Leiden, e dello University Medical Centre Groningen, Paesi Bassi, autrice principale del lavoro.

I ricercatori hanno studiato i dati di tutti i pazienti sottoposti a resezione epatica minore per CRLM nei Paesi Bassi tra il 2014 e il 2021. Tra i 4.488 pazienti inclusi nello studio, 1.695 (37,8%) erano stati sottoposti a MILR, mentre i rimanenti a intervento a cielo aperto. Gli esperti hanno visto che l’implementazione della MILR è aumentata fino al 51,2% nel 2021. I fattori associati alla mancata esecuzione della MILR includevano il trattamento con chemioterapia preoperatoria, il trattamento in un ospedale terziario di riferimento, e un diametro e un numero maggiori di metastasi. È stata osservata una variabilità significativa tra ospedali nell’uso di MILR, che andava dal 7,5% al 93,0%. In una coorte creata tramite punteggio di propensione (PSM), la MILR è stata associata a una diminuzione di perdita di sangue, complicanze cardiache, ricoveri e a una degenza ospedaliera più breve. La percentuale di sopravvivenza globale a cinque anni per MILR era del 53,7% e quella per l’intervento in aperto era del 48,6%.

Fonte: Surg Endosc. 2023

https://link.springer.com/article/10.1007/s00464-023-10010-3

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