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La Conferenza delle Regioni raggiunge l’accordo sul riparto del Fondo Sanitario 2024
La Conferenza delle Regioni del 25 luglio ha approvato all’unanimità la proposta di riparto del Fondo Sanitario Nazionale […]
Interagendo con una particolare proteina del cervello, la alfa-sinucleina, le nanoplastiche potrebbero essere responsabili dell’avvio di cambiamenti legati alla malattia di Parkinson e ad alcuni tipi di demenza. A mostrarlo è un team della Duke University con uno studio pubblicato da Science Advances
Secondo gli autori, è ormai dimostrato che la plastica smaltita non correttamente si spezzetta e si accumula nell’acqua e nel cibo fino ad essere stata rinvenuta nel sangue della maggior parte degli adulti. In particolare, le nanoparticelle di polistirene, normalmente presente in prodotti monouso come bicchieri e posate usa e getta, attirano l’accumulo della proteina alfa-sinucleina. Inoltre, ci sarebbe un legame stretto tra la plastica e la proteina nei lisosomi dei neuroni, dove questi accumuli si formano. L’evidenza è arrivata in tre diversi modelli utilizzati dai ricercatori: provette, neuroni in coltura e modelli animali con malattia di Parkinson.
Fonte: Science Advances (2023)
https://www.worldscientific.com/doi/10.1142/S2424835523500650
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