
Liste d’attesa. Al via la Piattaforma nazionale
Via libera in Conferenza Stato-Regioni alle linee guida per la costruzione della Piattaforma nazionale delle liste d’attesa. Il […]
I disturbi dell’umore e dell’ansia comportano modelli ricorrenti e disadattivi di emozioni e stati d’animo distinti. Un team di ricercatori ha condotto una revisione nella quale si sostiene che la conoscenza di questi schemi disadattivi richiede innanzitutto la comprensione di come le emozioni e gli stati d’animo guidino il comportamento adattivo.
Vengono passati in rassegna i recenti progressi ottenuti nel campo computazionale delle emozioni, che mira a spiegare il ruolo adattivo di emozioni e stati d’animo distinti, mettendo in evidenza come questo approccio emergente possa essere utilizzato per spiegare le emozioni disadattive in diverse psicopatologie. Gli Autori identificano, in particolare, tre fattori computazionali che possono essere responsabili di emozioni e stati d’animo eccessivi di diverso tipo: i bias affettivi auto-intensificanti, le stime errate della prevedibilità e le stime errate della controllabilità.
Infine, gli esperti indicano come sia possibile verificare il ruolo psicopatologico di questi fattori e come questi possano essere utilizzati per migliorare gli interventi psicoterapeutici e psicofarmacologici.
Fonte: Psychopharmacology 2023
https://link.springer.com/article/10.1007/s00213-023-06335-5
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