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Psoriasi: livelli di proteina legante la vitamina D legata a HDL indice di gravità della malattia
I livelli di proteina legante la vitamina D (DBP) legata a HDL (HDL-DBP) possono evidenziare meglio la gravità della malattia psoriasica e l’associazione con i fattori di rischio cardiovascolare rispetto alla DBP presente a livello sierico. È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato su Atherosclerosis Plus da Martin Playford e colleghi dei National Institutes of Health di Bethesda (USA).
La DBP svolge una duplice funzione di trasportatore della vitamina D e di scavenger dell’actina. La DBP libera è presente in alte concentrazioni nel siero, mentre una quantità minore è legata a lipoproteine come HDL e VLDL. Dal momento che si ipotizza che l’HDL abbia proprietà sia ateroprotettive che antinfiammatorie, il team ha cercato di capire se la DBP associata all’HDL e/o la DBP sierica totale potessero fungere da biomarker per valutare la gravità della psoriasi e delle malattie cardiovascolari correlate.
Nell’indagine sono state incluse 83 persone con psoriasi da moderata a grave [punteggio PASI, media (IQR): 9,6 (6-18,3)] e 35 soggetti non affetti dalla malattia cutanea. Tutti si sono sottoposti a prelievo di sangue per valutare i livelli di DBP sierica e legata alle HDL. Dall’analisi è emerso che, in linea con precedenti report, i pazienti con psoriasi avevano un punteggio di rischio di Framingham (FRS), proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP), indice di massa corporea (BMI), resistenza all’insulina (HOMA-IR) e carico totale di placca coronarica significativamente più elevati. Tuttavia, mentre la concentrazione di DBP sierica tra persone con psoriasi e senza era invariata, la concentrazione di HDL-DBP diminuiva nelle persone con psoriasi (PSO μg/ml: 1,38 (0,64-2,75) vs non-PSO: 1,72 (1,18-3,90). Inoltre, sebbene sia i livelli di S-DBP che di HDL-DBP abbiano mostrato correlazioni inverse con la misura dell’indice PASI, solo HDL-DBP ha mostrato una relazione inversa con il carico di placca necrotica. Questa relazione è stata rafforzata dopo aver considerato i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare quali età e sesso.
Fonte : Atheroscler Plus 2024
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2667089524000531?via%3Dihub
