Uso degli strumenti basati su IA migliorano gli outcome per le donne in gravidanza
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Un trattamento precoce ed efficace della psoriasi di diversa gravità nei pazienti giovani potrebbe prevenire la disfunzione arteriosa correlata alla psoriasi e il conseguente rischio cardiovascolare. A mostrarlo, su Science Progress, è un gruppo coordinato da Eva Klara Merzel Sabovic, dell’University Medical Center di Lubiana, in Slovenia.
La disfunzione endoteliale è comune nei pazienti con psoriasi, presumibilmente a causa dell’infiammazione correlata alla malattia cutanea. Il team ha studiato la funzione endoteliale, la rigidità delle arterie e i marker circolanti dell’attivazione endoteliale su 80 pazienti giovani (54 uomini/26 donne, 30-45 anni) con psoriasi volgare di gravità variabile, trattati efficacemente e confrontati con 20 controlli sani.
Dai risultati è emerso che la funzione endoteliale e i parametri di rigidità arteriosa non differivano tra i pazienti con psoriasi trattata in modo efficace e il gruppo di controllo. I biomarker circolanti di attivazione endoteliale non hanno mostrato differenze rilevanti tra i gruppi di pazienti trattati in modo efficace o di controllo. Sebbene, dunque, le malattie cardiovascolari siano la principale causa di morbilità e mortalità nei pazienti con psoriasi, un trattamento efficace sembra rallentare la progressione dell’aterosclerosi, anche quando sono presenti fattori di rischio cardiovascolare, come il fumo o l’obesità. E questo potrebbe suggerire anche che il trattamento antipsoriasico stesso ha un effetto cardioprotettivo.
Fonte: Sci Prog 2024
https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/00368504241287893
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