S. aureus nella DA: i profagi potrebbero essere al centro di nuove terapie

Uno studio pubblicato su Microbiology Spectrum evidenzia come i profagi dei ceppi funzionali di Staphylococcus aureus siano gli architetti centrali degli attributi genetici e funzionali del batterio, fornendo informazioni vitali sui meccanismi patogeni e sulle variazioni fenotipiche, e aprendo la strada ad approcci terapeutici mirati e strategie di gestione della dermatite atopica (DA).

“I ceppi di Staphylococcus aureus (S. aureus) mostrano diverse associazioni con la dermatite atopica, ma i determinanti genetici alla base della patogenicità devono ancora essere completamente caratterizzati. Per rivelare le differenze genetiche tra i ceppi di S. aureus di pazienti con dermatite atopica e individui sani (HE), abbiamo sviluppato e utilizzato un classificatore che permetta di identificare potenziali geni marcatori responsabili delle loro variazioni fenotipiche” spiega Zhongjie Wang, del German Research Center for Environmental Health, Neuherberg, Germania, primo nome dello studio.

Il classificatore è stato in grado di distinguere efficacemente i ceppi provenienti da individui con DA e sani. Gli esperti hanno scoperto forti legami tra alcuni geni marcatori e le funzionalità dei fagi, e hanno visto che l’olina dei fagi è il fattore di differenziazione più cruciale. Un ulteriore esame del contenuto genetico di S. aureus ha evidenziato la diversità genetica e le implicazioni funzionali dei profagi nel guidare la differenziazione tra i ceppi provenienti da pazienti con DA e individui sani. Il gruppo dei sani ha mostrato una maggiore diversità del contenuto genetico, largamente influenzato dai profagi. Inoltre, sebbene i profagi nel gruppo dei sani mostrassero un arricchimento variamente maggiore di funzioni differenziali, i pazienti nel gruppo DA hanno rivelato un notevole arricchimento di fattori di virulenza all’interno dei loro profagi, sottolineando l’importante contributo dei profagi alla patogenesi dei ceppi associati ad DA.

Nel complesso, gli esperti ritengono che i profagi modellino in modo significativo i profili genetici e funzionali dei ceppi di S. aureus, e che questo fatto abbia un peso sul loro potenziale patogeno, chiarendo i meccanismi alla base delle variazioni fenotipiche nei pazienti DA e negli individui sani. La nostra ricerca svela determinanti genetici fondamentali che influenzano le loro associazioni patogene.

Fonte: Microbiol Spectr. 2024

https://journals.asm.org/doi/10.1128/spectrum.00915-24

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