Salute orale buona, rischio minore di tromboembolie venose

La salute orale è associata a diverse malattie, in particolare a quelle cardiovascolari, attraverso meccanismi infiammatori e trombotici sistemici. Jung-Hyun Park e i suoi colleghi hanno condotto in Corea del Sud uno studio di coorte a livello nazionale con l’obiettivo di indagare la possibile associazione tra stato di salute orale, comportamenti di igiene orale e il  tromboembolismo venoso (TEV).

Per svolgere la ricerca, gli esperti hanno utilizzato i dati  reperiti nel National Health Insurance Database of the Korean National Health Insurance Service relativi ai partecipanti che si erano sottoposti a screening odontoiatrici della salute orale tra il mese di gennaio e quello di dicembre del 2003 (n = 2.415.963).

Sono state inoltre raccolte informazioni sulle pratiche di igiene orale (spazzolamento dei denti, visite dentistiche e detartrasi) mentre il TEV è stato definito dai seguenti codici ICD-10: TEV profondo (I80.2-80.3), intra-addominale (I81, I82, I82.2, I82.3), polmonare (I26, I26.0, I26.9), altro (I82.8, I82.9). Il TEV è stato valutato utilizzando il modello di rischio proporzionale di Cox in base alla parodontite, al numero di denti mancanti, alla frequenza di spazzolamento dei denti, alle visite dentistiche e alla detartrasi.

Gli Autori concludono che la parodontite e un maggior numero di denti mancanti possono aumentare il rischio di TEV e, pertanto, una migliore igiene orale, che comprende anche lo spazzolamento dei denti e la detartrasi, può essere correlata a una riduzione del pericolo di tromboembolia venosa.

Fonte: J Pers Med. 2022

https://www.mdpi.com/2075-4426/13/1/20

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