Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Isabella L He e colleghi hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura con la finalità di valutare l’efficacia degli interventi psicologici nel migliorare i comportamenti e lo stato di salute orale tra gli adolescenti.
Sono stati esplorati attentamente 6 database elettronici: PubMed, Ovid Medline, Ovid Embase, Cochrane Library, APA PsycINFO (ProQuest) e Web of Science alla ricerca di lavori pertinenti scelti utilizzando il formato PICO.
La popolazione target è composta da adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni mentre l’intervento è costituito da misure basate su teorie o modelli psicologici. Il confronto è con un gruppo con educazione convenzionale alla salute orale o con un controllo negativo. Gli esiti di interesse sono i comportamenti correlati alla salute orale, lo stato di salute orale, la qualità della vita correlata alla salute orale (OHRQoL), la autoefficacia e i fattori cognitivi psicologici. Il rischio di bias è stato vagliato utilizzando lo strumento RoB 2.
Gli esperti hanno selezionato 14 studi condotti in contesti scolastici o clinici. Per quanto riguarda il rischio di bias, la maggior parte degli studi presenta alcune preoccupazioni mentre gli altri hanno un rischio elevato. Gli interventi psicologici hanno migliorato l’igiene orale e lo stato parodontale degli adolescenti nel breve termine (fino a 6 mesi), con SMD complessivo = -0,97 (-1,45, -0,49) nel livello di placca e SMD = -1,18 (-2,32, -0,04) per quanto riguarda lo stato parodontale. Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa del livello di placca sul lungo periodo (da 12 a 24 mesi), con SMD complessivo = -0,31 (-0,64, 0,02). C’è stato un miglioramento nell’OHRQoL nel breve termine, con SMD complessivo = 1,04 (0,34, 1,73). Inoltre, sono state riscontrate differenze significative tra il gruppo di intervento e il gruppo di controllo (tutti p < 0,05) nel breve termine in relazione all’autoefficacia, ai comportamenti correlati alla salute orale (spazzolatura dei denti e uso del filo interdentale) e ai fattori cognitivi psicologici. A causa dell’eterogeneità degli studi, non è stato possibile condurre una meta-analisi nelle tre misurazioni di esito di cui sopra.
Nonostante la bassa certezza delle prove, gli Autori concludono che l’intervento psicologico sembra efficace nell’incrementare l’igiene orale degli adolescenti nel breve termine. Inoltre, sempre nel breve termine, sono emerse evidenze di bassissima certezza riguardo alla sua utilità nel migliorare lo stato parodontale, l’autoefficacia, i comportamenti correlati alla salute orale, i fattori cognitivi psicologici e l’OHRQoL.
Fonte: J Dent. 2024
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0300571224005347?via%3Dihub
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