
Cancro del polmone: revisione del trattamento del tromboembolismo venoso
Il tromboembolismo venoso (TEV) è un evento frequente e pericoloso per la vita dei pazienti colpiti da tumore maligno del […]
La diagnosi precoce di una neoplasia maligna polmonare è un fattore essenziale per la sopravvivenza del paziente. Sarebbe quindi necessario eseguire screening di massa per poter scoprire il più alto numero di tumori del polmone in fase iniziale e mettere in atto rapidamente le terapie necessarie per contrastare efficacemente la malattia e dare maggiori possibilità ai malati di continuare a vivere.
L’efficacia della tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT) come strumento di rilevazione di massa della patologia cancerosa polmonare, è stata dimostrata da numerose indagini di carattere clinico, tra le quali il National Lung Cancer Screening Trial (NLST) e lo studio belga-olandese focalizzato sullo screening del tumore del polmone (NELSON).
In molti Paesi queste analisi hanno dato il via a riflessioni politiche con lo scopo di pianificare un programma operativo di screening del cancro del polmone per controllare in modo diffuso le popolazioni.
Nonostante questi sforzi, però, l’attuazione concreta di una strategia funzionale per scoprire i tumori del polmone su vasta scala risulta ancora piuttosto circoscritta.
Nella loro analisi, gli esperti analizzano le modalità decisionali dei governi di 10 Nazioni che fanno parte dello studio: Australia, Canada, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera.
Sono stati trovati cinque elementi comuni:
Una volta riconosciuti tutti questi aspetti sotto il profilo politico, dovrebbe essere più semplice prendere decisioni legislative efficaci per mettere in atto lo screening dei tumori polmonari e, di conseguenza, migliorare gli esiti di questa temibile malattia.
Fonte: Health Policy. 2022
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35750552/