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La Conferenza delle Regioni raggiunge l’accordo sul riparto del Fondo Sanitario 2024
La Conferenza delle Regioni del 25 luglio ha approvato all’unanimità la proposta di riparto del Fondo Sanitario Nazionale […]
Le donne affette da sindrome dell’ovaio policistico rispondono bene ai trattamenti per la fertilità e hanno gli stessi tassi di gravidanze dopo i trattamenti delle donne senza la malattia. A mostrarlo è una ricerca dell’Università del Queensland, in Australia, guidata da Katrina Moss, pubblicata su Fertility and Sterility.
Per lo studio, i ricercatori hanno preso in considerazione 1.109 donne che si sottoponevano a trattamenti per la fertilità. Dall’analisi è emerso che più donne con la sindrome dell’ovaio policistico facevano ricorso al trattamento, il 38%, rispetto al 13% delle donne senza la condizione. Per quel che riguarda la strategia di trattamento, invece, il 71% delle donne con sindrome da ovaio policistico inizia con la stimolazione ovarica rispetto al 36% delle donne senza la sindrome e meno donne con sindrome da ovaio policistico progrediscono a IVF. Infine, le donne con la sindrome iniziano prima i trattamenti per la fertilità, intorno ai 31 anni, rispetto ai 34 delle donne senza.
Fonte: Fertility and Sterility (2023)
https://www.fertstert.org/article/S0015-0282(23)01997-0/fulltext
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