Depressione e alopecia areata, una minaccia per la qualità della vita
La prevalenza della depressione nei pazienti che soffrono di alopecia areata è molto elevata, e l’onere significativo dei sintomi psicologici […]
La tomografia a coerenza ottica confocale line-field (LC-OTC) può monitorare in modo non invasivo la risposta dei pazienti con psoriasi a placche ai vari trattamenti. È la conclusione cui è arrivata una ricerca condotta da Corinne Orsini e colleghi dell’Università di Siena, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology. Secondo lo studio, infatti, i cambiamenti morfometrici che si manifestano nelle lesioni psoriasiche nel corso di otto settimane di trattamento sono identificabili in vivo e misurabili attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Per lo studio, il team italiano ha condotto l’esame di imaging su lesioni di psoriasi a placche da 17 pazienti prima e dopo otto settimane di trattamento. La gravità clinica delle lesioni è stata valutata usando un punteggio delle lesioni (LS), messo a punto considerando tre parametri: eritema, desquamazione e infiltrazione. Le immagini, poi, sono state analizzate attraverso l’intelligenza artificiale.
La tecnica ha permesso di riconoscere e quantificare i tre criteri microscopici, mostrando una riduzione di tutte questi parametri durante il follow-up. Inoltre, è stata riscontrata un’elevata correlazione tra cambiamento nel punteggio delle lesioni, lo spessore dello strato corneo e lo spessore dell’epidermide dal vivo.
Fonte: J Eur Acad Dermatol Venereol 2023
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jdv.19568
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