L’esposizione all’ozono è associata a un aumento del rischio di ipertensione gestazionale durante il primo trimestre di gravidanza, secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open. “Un numero crescente di ricerche ha rivelato che l’esposizione a inquinanti atmosferici, come il particolato fine e il biossido di azoto, è associata a un rischio più elevato di ipertensione nella popolazione generale. La gravidanza è una situazione che produce rapidi cambiamenti nel volume del sangue, nella gittata cardiaca e nella frequenza cardiaca materna. Rispetto alla popolazione generale, le donne incinte sono più vulnerabili ai contaminanti ambientali” spiega Yukai Cheng, della Fudan University, Shanghai, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno reclutato 7.841 partecipanti incinte da marzo 2017 a dicembre 2018 seguite presso la loro struttura, residenti a Shanghai, senza malattie infettive o malattie croniche non trasmissibili prima della gravidanza. Gli esperti hanno diagnosticato l’ipertensione gestazionale e la preeclampsia sulla base dei criteri diagnostici della Società cinese di ostetricia e ginecologia, e hanno stimato i livelli individuali di esposizione giornaliera all’ozono durante la gravidanza utilizzando un modello. Complessivamente, il 3,2% delle partecipanti presentava ipertensione gestazionale e il 5,2% preeclampsia. Le donne con disturbi ipertensivi in gravidanza avevano un indice di massa corporea pre-gravidanza più elevato e livelli di istruzione inferiori rispetto alle donne senza disturbi. I livelli medi di esposizione all’ozono sono stati di 97,66 µg/m3 durante il primo trimestre e di 106,13 µg/m3 durante il secondo trimestre di gravidanza. Gli autori hanno notato che ogni incremento di 10 µg/m3 di esposizione all’ozono durante il primo trimestre era associato a un rischio più elevato di ipertensione gestazionale. L’esposizione gestazionale all’ozono non era invece associata al rischio di preeclampsia.
“I nostri risultati indicano che il periodo tra la prima e la nona settimana di gestazione è una finestra di suscettibilità all’esposizione all’ozono” concludono gli esperti.
Fonte: Cheng Y, et al. JAMA Netw Open
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2802986
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