Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
L’attivazione immunitaria durante la gravidanza può avere effetti negativi sullo sviluppo delle microglia fetale, portando persino a disturbi dello sviluppo neurologico nei neonati. È quanto evidenzia, su Cell Reports, un team del Massachusetts General Hospital, coordinato da Andrea Edlow, che per osservare il fenomeno ha studiato la placenta di animali di laboratorio.
L’attivazione del sistema immunitario durante la gravidanza si può avviare a seguito di infezioni batteriche e virali o di infiammazioni metaboliche dovute a obesità e diabete, tossine ambientali e stress. Edlow e colleghi hanno valutato i macrofagi placentari in un modello animale di obesità indotta dalla dieta materna, attraverso il sequenziamento dell’RNA a singole cellule.
Dall’analisi, il team ha osservato l’esistenza di ‘firme’ di espressione genica simili a quelle della microglia cerebrale fetale in condizioni normali e anche in risposta all’obesità indotta dalla dieta della madre. Nello specifico, inoltre, i macrofagi della placenta maschile e la microglia cerebrale fetale presentavano un numero maggiore di geni alterati dall’obesità materna e una maggiore segnalazione neuroinfiammatoria rispetto alle placente femminili. Infine, nel confrontare i dati animali con set di dati umani pubblici, i ricercatori hanno trovato modelli di espressione genica conservati, facendo ipotizzare loro che i risultati ottenuti sui modelli animali potrebbero avere implicazioni cliniche negli esseri umani.
“Identificare precocemente i bambini a maggior rischio di esposizione immunoattivante in utero può creare le condizioni per intervenire in precise finestre di sviluppo per migliorare l’esposizione in gravidanza”, ha spiegato Edlow, secondo il quale “questo lavoro potrebbe costituire la base per creare modelli fetali personalizzati di sviluppo neurologico utilizzando cellule della placenta facilmente accessibili”.
Fonte: Cell Reports 2024
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