La congestione clinica nei pazienti con insufficienza cardiaca

Uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Cardiac Failure ha esaminato l’impatto prognostico della congestione clinica nei pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca (HF) in base alla frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF). La ricerca ha coinvolto 3.787 pazienti, suddivisi in due gruppi: LVEF≥40% (n=2347) e LVEF<40% (n=1440).

I punteggi di congestione composita (CCS), derivati dalla gravità dell’edema, della pressione venosa giugulare e dell’ortopnea, sono stati analizzati all’ammissione e alla dimissione. Il punteggio mediano di ammissione era 4 in entrambi i gruppi. I risultati hanno mostrato che nei pazienti con LVEF≥40%, la congestione moderata (CCS 4-6) e grave (CCS 7-9) era associata a un aumento del rischio di morte per tutte le cause o di riospedalizzazione per HF, con hazard ratio (HR) aggiustati di 1.20 e 1.54 rispettivamente. Nei pazienti con LVEF<40%, solo la congestione moderata era associata a un aumento del rischio (HR 1.20), mentre la congestione grave non mostrava un’associazione significativa.

Alla dimissione, il 16% dei pazienti con LVEF≥40% e il 14% con LVEF<40% presentavano ancora congestione residua (CCS≥1), associata a un aumento del rischio di morte post-dimissione o riospedalizzazione per HF nei pazienti con LVEF≥40% (HR 1.40), ma non in quelli con LVEF<40%.

In conclusione, la gravità della congestione clinica all’ammissione è risultata associata a esiti clinici avversi nei pazienti con LVEF≥40%, ma non in quelli con LVEF<40%. Questi risultati suggeriscono la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio il profilo dettagliato della congestione nei diversi gruppi di LVEF.

Fonte: J Card Fail. 2024

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1071916424004135

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