Vitamina D ad alte dosi non influenza l’incidenza di diabete di tipo 2
L’assunzione di vitamina D a dosi significativamente più alte di quelle raccomandate non influenza l’incidenza del diabete di tipo 2 […]
La patologia diabetica rappresenta la causa principale di malattia renale cronica in tutto il mondo. Nonostante questo, gli elementi alla base dell’insorgenza e dell’evoluzione della condizione morbosa renale causata dal diabete (DKD) non sono ancora stati del tutto compresi.
Numerose ricerche condotte negli ultimi anni hanno fornito prove sempre più chiare che dimostrano come le alterazioni delle funzioni dei mitocondri possano giocare un ruolo importante nella patogenesi della DKD. In effetti, il rene è un organo caratterizzato da elevata attività metabolica e dalla presenza di un numero elevato di queste microstrutture intracellulari.
D’altra parte, anche una flogosi non particolarmente intensa costituisce un fattore che collabora alla progressione della DKD e, in questo senso, sono numerosi i biomarcatori ritenuti validi come strumenti predittivi nella valutazione del rischio di avanzamento della malattia e della mortalità derivante da qualsiasi causa.
L’espressione “infiammazione sterile” viene peraltro utilizzata nell’ambito della DKD per indicare la presenza di una situazione flogistica all’interno delle cellule renali non sostenuta da microrganismi patogeni sia di natura batteria sia di natura virale. Viene pertanto ulteriormente avallata l’ipotesi di un coinvolgimento mitocondriale nella situazione infiammatoria della DKD.
Alice Barinotti e i suoi colleghi hanno passato in rassegna gli elementi che riguardano il ruolo svolto dai mitocondri nell’infiammazione sterile presente nelle cellule renali nel contesto della malattia renale diabetica.
Fonte: Cells. 2022
https://www.mdpi.com/2073-4409/11/22/3635
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!