Controllo rigoroso dei fattori di rischio riduce il rischio cardiovascolare nei pazienti con CKD
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato se il controllo rigoroso della pressione […]
Gli adolescenti con pressione sanguigna elevata e rigidità delle arterie possono mostrare funzioni cognitive più scarse, soprattutto a livello di attenzione e apprendimento. Inoltre, la rigidità delle arterie sarebbe alla base di una memoria più debole. Sono le conclusioni cui è giunto uno studio condotto da due università finlandesi, l’University of Jyvaskyla e l’University of Eastern Finland, pubblicato da Physiological Reports.
L’indagine si è basata su dati provenienti da valutazioni di follow-up di otto anni dello studio Physical Activity and Nutrition in Children (PANIC), al quale hanno partecipato 116 adolescenti (45 ragazze e 71 ragazzi), di età media di 15,9 anni. Ai partecipanti sono stati misurati la pressione, la velocità dell’onda di polso, lo spessore intima-media delle carotidi e la distensibilità di queste arterie. Inoltre, è stata eseguita una valutazione cognitiva complessiva con test di attenzione, memoria e apprendimento, oltre a una misurazione dell’attività fisica e del tempo di sedentarietà.
Dall’analisi è emerso che gli adolescenti con pressione sanguigna più alta mostravano scarsa attenzione e difficoltà nell’apprendimento e nella cognizione. Inoltre, una maggiore velocità dell’onda di polso, indicatore di rigidità delle arterie, si associava a una memoria più scarsa. Le ragazze con pressione sanguigna più elevata, in particolare, presentavano un’associazione negativa con una gamma più ampia di funzioni cognitive rispetto ai ragazzi. Viceversa, i ragazzi con maggiore rigidità arteriosa fornivano migliori prestazioni per quanto riguarda attenzione e memoria. Le associazioni, infine, non sono state influenzate né dall’attività fisica né dal tempo di sedentarietà.
“I nostri risultati sottolineano l’importanza di prevenire l’ipertensione e l’irrigidimento arterioso per promuovere la salute cognitiva e cerebrale nei giovani”, conclude Petri Jalanko primo autore dello studio, ”Tuttavia, per stabilire una relazione definitiva di causa-effetto tra la salute delle arterie e la salute del cervello, sono necessari ulteriori studi”.
Fonte: Physiological Reports 2024
https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.14814/phy2.16024
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!