G7 Salute al via. Schillaci: “Riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società”
L'obiettivo comune è riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società". Così il ministro della […]
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Cognitive Enhancement ha esaminato la relazione longitudinale tra diversi livelli di partecipazione ad attività ricreative cognitive stimolanti (CSLA) e tre funzioni cognitive (memoria, memoria di lavoro, attenzione e velocità di elaborazione) tra gli anziani con lieve compromissione cognitiva (MCI). Utilizzando i dati dello Health and Retirement Study (HRS) dal 2012 al 2020 (n = 5.932), è stata condotta un’analisi multivariata di covarianza a misure ripetute (RM-MANCOVA).
I risultati hanno indicato che il gruppo con un alto livello di partecipazione alle CSLA ha mostrato livelli più elevati di memoria, memoria di lavoro, attenzione e velocità di elaborazione rispetto ai gruppi con partecipazione media e bassa. Il gruppo con partecipazione media ha mostrato livelli più elevati di memoria di lavoro, attenzione e velocità di elaborazione rispetto al gruppo con bassa partecipazione. Sono state riscontrate differenze significative in tutte e tre le funzioni cognitive tra gli anni, con una pendenza decrescente, ma le differenze tra il 2014 e gli altri anni esaminati non sono risultate significative. Il gruppo con un alto livello di partecipazione alle CSLA ha costantemente mostrato livelli più elevati di funzioni cognitive durante il periodo di studio e ha mantenuto un livello simile di funzioni cognitive rispetto agli altri gruppi.
Incorporando i risultati di questo studio nelle linee guida cliniche, gli operatori sanitari saranno in grado di offrire un livello ottimale di programmazione CSLA almeno tre o quattro volte a settimana. Secondo gli autori, dovrebbero essere fatti sforzi per creare strategie per superare le barriere alla partecipazione alle CSLA incontrate dagli anziani con MCI, inclusi il supporto inadeguato dei caregiver e le difficoltà finanziarie, attraverso l’istituzione di servizi di assistenza pubblica e reti di supporto comunitario.
Fonte: J Cogn Enhanc 2024
https://link.springer.com/article/10.1007/s41465-024-00293-2
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