Nel 2024 un gruppo di ricerca tedesco ha pubblicato una revisione sistematica su Respiration: international review of thoracic disease che indagava riguardo il trattamento dei pazienti con BPCO. Una “sindrome da deventilazione” (DVS) è stata descritta come dispnea acuta dopo la cessazione della terapia con ventilazione non invasiva (NIV), trattamento consolidato per il trattamento dei pazienti.
Gli studiosi hanno incluso un totale di 122 pazienti. La DVS è stata definita diversamente in tutti gli studi analizzati e settantaquattro pazienti sono stati identificati come affetti da DVS; quarantotto erano i controlli. I pazienti sono stati valutati tramite emogasanalisi, misurazione transcutanea di diossido di carbonio (TcCO2), spirometria, pletismografia corporea, valutazioni dei muscoli respiratori, elettromiografia diaframmatica, ecografia, test del cammino in 6 minuti, polisonnografia e questionari. Gli approcci terapeutici studiati erano la minimizzazione della “asincronia paziente-ventilatore” (PVA) e l’uso della ventilazione a labbra socchiuse. Inoltre, i meccanismi fisiopatologici discussi erano PVA, alta pressione positiva delle vie aeree inspiratoria, iperinflazione, compromissione dei muscoli respiratori e aumentati tassi respiratori. Infine, rispetto ai controlli, i pazienti con DVS sembravano soffrire di una ostruzione delle vie aeree più grave, iperinflazione e ritenzione di PaCO2; punteggi peggiori nei test di esercizio; e qualità della vita inferiore.
Gli autori concludono, quindi, che le prove disponibili non permettono di trarre conclusioni definitive sui meccanismi fisiopatologici, l’eziologia o le opzioni terapeutiche. Per questo, in futuro, gli studi dovrebbero concentrarsi su una definizione coerente e sui possibili meccanismi patologici.
Fonte: Respiration; international review of thoracic diseases,2024
