Confronto tra ecocardiografia e risonanza per il monitoraggio cardiaco in pazienti oncologiche

In uno studio pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders, ricercatori svedesi hanno confrontato l’efficacia dell’ecocardiografia (ECHO) e della risonanza magnetica cardiaca (CMR) nel rilevare alterazioni precoci della funzione cardiaca in donne con carcinoma mammario sottoposte a chemioterapia. In particolare, l’indagine si è concentrata sull’analisi della deformazione longitudinale globale (GLS) e dello spostamento globale dell’anello mitralico — valutato rispettivamente come MAPSE con ECHO e AVPD con CMR.

Lo studio ha coinvolto 16 pazienti valutate in tre momenti: prima, durante e dopo la chemioterapia. Il GLS ecocardiografico è stato analizzato con due software differenti (TomTec e QLab). Le analisi statistiche hanno incluso il test di Wilcoxon, i grafici di Bland-Altman e il test di Friedman, con una soglia di significatività fissata a p < 0.05.

I risultati hanno mostrato che, al basale, non vi erano differenze significative tra i valori di GLS ottenuti con ECHO (QLab: -20,4%; TomTec: -22,0%) e quelli misurati con CMR (-19,5%). Tuttavia, dopo la chemioterapia, sia il GLS rilevato con TomTec (-20,1%; p = 0.035) sia quello con CMR (-17,4%; p = 0.004) hanno evidenziato una riduzione significativa, indicando un impatto cardiotossico misurabile.

Per quanto riguarda lo spostamento dell’anello mitralico, al basale i valori misurati con ECHO (MAPSE: 16,8 mm) risultavano significativamente superiori a quelli ottenuti con CMR (AVPD: 14,0 mm; p = 0.015). Tuttavia, né MAPSE né AVPD hanno mostrato riduzioni statisticamente significative dopo il trattamento (p = 0.076 e p = 0.706, rispettivamente), anche se l’ecocardiografia ha evidenziato una tendenza alla diminuzione.

In conclusione, lo studio suggerisce che il GLS ottenuto con ECHO-TomTec è comparabile a quello della CMR nell’identificare precocemente la cardiotossicità da chemioterapia. Inoltre, lo spostamento dell’anello mitralico misurato con ECHO (MAPSE) potrebbe rivelarsi più sensibile dell’AVPD ottenuto con CMR nel rilevare variazioni sottili durante il trattamento.

Fonte: BMC Cardiovasc Disord 2025

https://bmccardiovascdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12872-024-04262-7

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