Correlazione tra indice trigliceridi-glucosio e cancro della mammella

L’indice trigliceridi-glucosio (TyG), un marker surrogato per l’insulino-resistenza e la sindrome metabolica, è stato implicato quale fattore di rischio di cancro della mammella (BC) ma il suo valore predittivo rimane controverso. Un gruppo di ricercatori ha eseguito una revisione sistematica e una meta-analisi con la finalità di valutare l’associazione tra l’indice TyG e il rischio di BC, il suo ruolo nel distinguere lesioni mammarie maligne da benigne e il suo potenziale significato prognostico. Sono stati esplorati con attenzione i database PubMed, Scopus, Web of Science, Embase e Google Scholar alla ricerca di lavori pertinenti pubblicati fino a gennaio 2025. Sono stati scelti studi che soddisfacevano i seguenti criteri: 

Sono stati invece esclusi studi in vitro o su animali, revisioni, case report e lavori privi di dati quantitativi rilevanti. Le dimensioni dell’effetto sono state aggregate utilizzando un modello a effetti casuali; l’eterogeneità è stata valutata tramite le statistiche I² e sono state eseguite analisi di sensibilità. Infine, un modello spline cubico ristretto ha esaminato le relazioni dose-risposta.

 Alla fine, gli esperti hanno selezionato 13 studi, inclusi disegni retrospettivi, caso-controllo, coorte e trasversali. Gli studi caso-controllo e trasversali hanno rivelato un’associazione significativa tra un indice TyG più elevato e un aumentato rischio di BC (OR: 1,87, IC 95%: 1,45-2,41, p < 0,01). Tuttavia, gli studi di coorte non hanno confermato questa relazione (HR: 1,04, IC 95%: 0,97-1,11, p = 0,23). L’indice TyG ha distinto efficacemente le lesioni mammarie maligne da quelle benigne (WMD: 0,23, IC 95%: 0,18-0,27, p < 0,01) con un’AUC aggregata di 0,64. L’analisi dose-risposta ha suggerito una relazione non lineare tra l’indice TyG e il rischio di BC (p < 0,001). Gli Autori concludono che, sebbene l’indice TyG possa non predire in modo importante l’insorgenza del BC, comunque riflette alterazioni metaboliche legate alla progressione del cancro. La sua capacità di distinguere le lesioni benigne da quelle maligne evidenzia la sua utilità clinica. Studi futuri dovrebbero standardizzare le soglie dell’indice TyG e validarne il valore prognostico attraverso ricerche longitudinali.

Fonte: Cancer Rep (Hoboken). 2025

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/cnr2.70194

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