Dalle acque di scarico si può monitorare il rischio di diffusione di epidemie

Il monitoraggio di routine delle acque di scarico è uno strumento per raccogliere segnali precoci di eventuali future epidemie di influenza o norovirus. È quanto emerge dal primo studio di epidemiologia basata sulle acque reflue su larga scala nel Regno Unito, coordinato dell’Università di Bath, nel Regno Unito, e pubblicato dal Journal of Hazardous Materials.

Lo studio ha visto gli scienziati dell’Università di Bath, dell’Università di Bangor (Galles) e della UK Heath Security Agency raccogliere campioni di acque reflue da dieci città, per un totale di circa sette milioni di abitanti, con l’obiettivo di valutare marker chimici e biologici di salute, come livelli di pesticidi, farmaci e virus che causano malattie. I campioni sono stati raccolti in ciascun luogo a intervalli orari, nel corso di 24 ore, per essere poi raggruppati e analizzati con la spettrometria di massa. Le analisi hanno permesso anche di capire se i principi attivi farmaceutici erano metabolizzati dall’uomo o se erano stati direttamente gettati nelle acque di scarico; lo stesso è avvenuto per i pesticidi.

Il team è riuscito a rilevare epidemie localizzate di norovirus, Covid-19 e influenza. Dunque, attraverso l’analisi delle acque di scarico su ampia scala si possono evidenziare in anticipo eventuali epidemie a livello di comunità.

Fonte: Journal of Hazardous Materials 2023

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36848844/

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