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Educazione all’autogestione del diabete: l’efficacia non dipende dal background sociale
Le sessioni di programmi di educazione all’autogestione del diabete sono efficaci nel migliorare la conoscenza e la consapevolezza tra i pazienti con diabete di tipo 2, indipendentemente dalla classe socioeconomica, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Family Medicine and Primary Care.
“Abbiamo valutato le conoscenze di base dei pazienti, e il miglioramento e il mantenimento di quanto appreso dopo aver frequentato programmi di educazione all’autogestione del diabete (DSME) in base allo stato socioeconomico (SES). Abbiamo anche esaminato il cambiamento dell’indice di massa corporea (IMC), della pressione sanguigna e dei parametri glicemici dopo aver partecipato alle sessioni DSME” spiega Anirban Majumder, del KPC Medical College and Hospital, Kolkata, West Bengal, India, primo autore del lavoro.
I ricercatori hanno portato avanti uno studio retrospettivo di coorte tramite revisione di grafici sulla base di dati raccolti da cartelle cliniche manuali o elettroniche (EMR) e risposte a un questionario di 160 pazienti adulti con diabete di tipo 2 (T2D) che hanno partecipato a due sessioni DSME con un intervallo di almeno sei mesi nell’India orientale.
Ebbene, gli esperti hanno visto che la conoscenza di base sul diabete era uniforme, indipendentemente dalle differenze socioeconomiche, e che le sessioni DSME hanno migliorato significativamente la conoscenza in tutte le classi. Tuttavia, la classe socioeconomica ha avuto un’influenza significativa sulle conoscenze acquisite sul diabete, come risultava evidente dal punteggio finale dopo aver partecipato a due sessioni DSME. Un numero significativo di pazienti (48,1%) della coorte ha migliorato o mantenuto la conoscenza del diabete in un follow-up medio di 15,5 mesi, e l’IMC è risultato significativamente ridotto dal basale al follow-up finale.
Fonte: J Family Med Prim Care. 2024
