AR e riduzione del rischio di cancro del colon-retto
Esiste una stretta relazione tra infiammazione immunomediata e cancro ma esistono ancora controversie sul fatto che l’artrite reumatoide (AR) aumenti […]
Un’equipe di ricercatori ha svolto una revisione allo scopo di indagare sotto una prospettiva epigenomica le associazioni tra inquinamento atmosferico, rischio di cancro del colon-retto (CRC) e la sopravvivenza alla malattia.
Utilizzando un punteggio di esposizione agli inquinanti atmosferici (APES) di nuova concezione, gli esperti hanno utilizzato un trial prospettico di coorte (UK Biobank) per indagare le correlazioni tra esposizioni individuali e combinate all’inquinamento atmosferico con l’incidenza e la sopravvivenza del CRC, seguito da review sistematica aggiornata, con meta-analisi di verifica delle associazioni. Nelle analisi epigenetiche di randomizzazione mendeliana a due campioni, gli esperti hanno esaminato i legami tra la metilazione del DNA geneticamente prevista correlata all’inquinamento atmosferico e il rischio di CRC. Ulteriori analisi di colocalizzazione genetica e di interazione gene-ambiente hanno fornito spunti diversi per distinguere gli effetti patogeni dell’inquinamento atmosferico attraverso modifiche epigenetiche.
Durante un follow-up mediano di 12,97 anni, nella Biobank sono stati documentati 5.767 casi di CRC in 428.632 partecipanti privi di CRC al basale e 533 decessi avvenuti in una popolazione di 2.401 soggetti con CRC. Un punteggio APES più elevato era associato a un aumento del rischio di CRC (HR, 1,03, IC 95% = 1,01-1,06; P = 0,016) e a una sopravvivenza più scarsa (HR, 1,13, IC 95% = 1,03-1,23; P = 0,010), in particolare tra i partecipanti con attività fisica insufficiente e fumatori (p di interazione > 0,05). Una successiva meta-analisi di sette studi osservazionali, inclusi i dati della UK Biobank, ha confermato l’associazione tra esposizione a PM 2,5 (per incrementi di 10 μg/m 3 ) ed elevato rischio di CRC (RR, 1,42, IC 95% = 1,12-1,79; P = 0,004; I2 = 90,8%). La metilazione geneticamente prevista nel sito CpG correlato a PM 2.5 cg13835894 vicino a TMBIM1/PNKD e cg16235962 vicino a CXCR5 e cg16947394 correlato a NO 2 vicino a TMEM110 era associata ad un aumento del rischio di CRC. L’analisi dell’interazione gene-ambiente ha confermato la modifica epigenetica dei suddetti siti CpG con rischio di CRC.
Gli Autori concludono che i risultati ottenuti suggeriscono l’associazione tra inquinamento atmosferico e incidenza e sopravvivenza del CRC, sottolineando i possibili ruoli modificatori dei fattori epigenetici. La metilazione può in parte mediare gli effetti patogeni dell’inquinamento atmosferico sul CRC.
Fonte: EBioMedicine. 2024
https://www.thelancet.com/journals/ebiom/article/PIIS2352-3964(24)00161-0/fulltext
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