
Cancro al seno: traiettoria dei sintomi depressivi tra le pazienti
In uno studio di coorte pubblicato dalla rivista JAMA Network quasi un terzo delle pazienti con cancro al seno ha […]
Uno studio pubblicato dalla rivista Breast Cancer Research and Treatment valuta la sicurezza oncologica della ricostruzione mammaria postmastectomia nelle giovani donne con cancro al seno nel contesto della chemioterapia neoadiuvante.
I ricercatori hanno confrontato retrospettivamente gli esiti oncologici dopo mastectomia con risparmio del capezzolo, con risparmio cutaneo, con la sola ricostruzione del seno immediata e la sola mastectomia convenzionale in giovani pazienti con carcinoma mammario dopo chemioterapia neoadiuvante.
Hanno incluso nell’analisi 375 pazienti giovani (di 40 anni al massimo). I tassi di sopravvivenza a 5 anni liberi da recidiva locoregionale, da malattia, da metastasi a distanza e da cancro al seno specifico per l’intera coorte di pazienti giovani erano 83,4%, 65,3%, 71,7%, e 85,4%, rispettivamente.
I tassi di recidiva locoregionale erano simili tra i gruppi, tuttavia, il gruppo di pazienti con ricostruzione al seno immediata aveva un tasso di metastasi a distanza significativamente più basso (27,2% contro 40,4%) e una mortalità per cancro al seno inferiore (14,9% contro 27,2%) rispetto al gruppo mastectomia convenzionale. Il gruppo ricostruzione immediata con risparmio del capezzolo/risparmio cutaneo ha mostrato tassi di sopravvivenza libera da metastasi a distanza a 5 anni e cancro al seno significativamente migliori rispetto al gruppo mastectomia convenzionale.
I risultati, secondo gli autori, indicano quindi che la ricostruzione immediata con risparmio del capezzolo/risparmio cutaneo non influisce negativamente sugli esiti oncologici a lungo termine rispetto alla sola mastectomia convenzionale nelle giovani donne con cancro al seno che ricevono chemioterapia neoadiuvante.
Fonte: Breast Cancer Res Treat (2021)