Impatto delle matrici di collagene xenogenico nell’aumento dei tessuti molli peri-implantari

Le matrici di collagene xenogenico (XCM) stanno guadagnando popolarità per l’aumento dei tessuti molli negli impianti dentali. Permangono però lacune per quanto riguarda la comprensione della loro efficacia comparativa.

Un gruppo di ricercatori ha svolto una revisione sistematica e una meta-analisi focalizzata su lavori che utilizzano tecniche di aumento dei tessuti molli per impianti dentali con lo scopo di migliorare la larghezza della mucosa cheratinizzata (KMW), lo spessore dei tessuti molli (STT) e il loro volume (STV). Il team ha confrontato matrici di collagene suino con innesti autogeni quando non venivano utilizzati innesti ossei.

Sono stati esplorati in modo attento i database PubMed, Scopus e Cochrane Central Register of Controlled Trials alla ricerca di studi clinici randomizzati e clinici controllati pubblicati tra gennaio 2013 e luglio 2023 che hanno valutato l’efficacia di XCM nell’aumento dei tessuti molli peri-implantari. L’esito primario include i cambiamenti di KMW mentre l’esito secondario comprende i cambiamenti di STT/STV. Le analisi statistiche sono state condotte utilizzando un modello a effetti casuali o fissi e l’eterogeneità è stata valutata utilizzando statisticheI 2.

Alla fine, gli esperti hanno selezionato 9 studi che sono stati inclusi nell’analisi qualitativa e sei che sono stati impiegati nella meta-analisi. Non sono state osservate differenze significative tra gruppi (p > 0,05), ma è stata rilevata una differenza importante a favore di KMW ≥ 2 mm. L’eterogeneità tra gli studi variava ai follow-up a 6 e 12 mesi con valori I 2 rispettivamente del 78% e dello 0%. La differenza media aggregata tra i gruppi XCM e autotrapianto era -0,96 (-1,71 a -0,21). Ciò dimostra che è presente un aumento maggiore di KMW nel gruppo autotrapianto rispetto al gruppo XCM (p < 0,05).

Gli Autori concludono che le matrici di collagene sono meno efficaci degli innesti autogeni nell’aumentare il tessuto cheratinizzato e STT/STV ma le due tecniche producono risultati estetici comparabili. Sono necessari ulteriori studi per guidare meglio la pratica clinica e migliorare i risultati per i pazienti.

Fonte : Clin Exp Dent Res. 2024

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/cre2.937

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