Indice di rotondità corporea e ipertensione: esiste un’associazione

L’indice di rotondità corporea (BRI) ha un’associazione positiva con l’ipertensione, e può accelerare l’insorgenza di tale patologia nella popolazione, secondo uno studio pubblicato su BMC Public Health.

“L’indice di rotondità corporea è una misura antropometrica correlata all’obesità, che combina la circonferenza della vita (WC) e l’altezza per riflettere più accuratamente il grasso corporeo. Noi abbiamo cercato di approfondire la relazione tra BRI e il rischio di ipertensione utilizzando i dati di uno studio di coorte prospettico portato avanti in Cina sud-occidentale” afferma Qingqing Zhan, della Guizhou Medical University, Guiyang, Cina, che ha diretto il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno utilizzato i dati dello studio di coorte sulla salute della popolazione di Guizhou (GPHCS), istituito nel 2010. Un totale di 9.280 partecipanti, di età compresa tra 18 e 95 anni, provenienti da 48 comuni in 12 distretti/contee sono stati intervistati all’inizio tramite campionamento casuale. Sono stati impiegati modelli di rischio proporzionale di Cox per analizzare l’associazione tra BRI e rischio di ipertensione. La relazione tra BRI e il tempo di insorgenza dell’ipertensione è stata analizzata utilizzando il modello di accelerazione del fallimento temporale.

Durante un follow-up mediano di 6,64 anni, 1.157 partecipanti hanno ricevuto una diagnosi di ipertensione. Dopo aggiustamento per variabili confondenti, ogni aumento di una unità in BRI è stato associato a un aumento del 17% del rischio di ipertensione. Rispetto ai partecipanti nel primo quartile (Q1) di BRI, il rischio di ipertensione per quelli nel terzo quartile (Q3) e nel quarto quartile (Q4) era rispettivamente 1,31 e 1,53. Ogni incremento unitario di BRI ha anticipato l’insorgenza dell’ipertensione di 0,26 anni. “I nostri risultati suggeriscono che la riduzione di BRI tramite il controllo del grasso addominale possa essere una delle misure efficaci per prevenire l’ipertensione” concludono gli autori.

Fonte: BMC Public Health. 2024

https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-024-20049-z

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