Influenza e sindromi simil influenzali. Continua il calo dell’incidenza

Nella 3° settimana del 2023 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è ancora in calo pari a 8,9 casi per mille assistiti (9,8 nella settimana precedente) e torna a collocarsi nella fascia di intensità bassa.

I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 523.000, per un totale di circa 8.620.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.

L’incidenza delle ILI è in diminuzione in tutte le fasce di età tranne nei bambini sotto i cinque anni in cui è in aumento e pari a 25,2 casi per mille assistiti (21,2 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è pari a 10,81 nella fascia 15-64 anni a 8,17 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,36 casi per mille assistiti.

Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.

In Toscana, Abruzzo, Campania e Sicilia l’incidenza è ancora sopra dieci casi per mille assistiti. Calabria non ha attivato la sorveglianza InfluNet.

Durante la decima settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2022/2023, la circolazione dei virus influenzali risulta in progressiva diminuzione sul territorio nazionale, dopo un picco di campioni positivi registrato a inizio dicembre. Tuttavia, la proporzione dei campioni risultati positivi per influenza (12,4%) si mantiene stabile rispetto alla settimana precedente.

Nel complesso, dall’inizio della stagione, sono stati identificati 4.373 virus influenzali di tipo A e 103 di tipo B. Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 rimane prevalente.

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