Vitamina D ad alte dosi non influenza l’incidenza di diabete di tipo 2
L’assunzione di vitamina D a dosi significativamente più alte di quelle raccomandate non influenza l’incidenza del diabete di tipo 2 […]
I bambini con diabete mellito di tipo 1 sono potenzialmente sensibili ai problemi alla tiroide causati da alcuni inquinanti. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su International Archives of Occupational and Environmental Health, nel quale si legge anche che in questi bambini, i metaboliti del di-2-etilesilftalato potrebbero potenzialmente ostacolare l’omeostasi del glucosio.
“Gli esseri umani sono quotidianamente esposti a molti inquinanti ambientali, e si sospetta che alcuni di questi possano disturbare la tiroide. Alcune popolazioni potrebbero essere particolarmente suscettibili a questo problema, come i diabetici, a causa della ben nota relazione tra la funzione tiroidea e il controllo dell’omeostasi dei carboidrati da parte del pancreas” afferma Patrice Dufour, della University of Liege, in Belgio, prima autrice del lavoro.
I ricercatori hanno voluto indagare le associazioni tra l’esposizione a diverse sostanze chimiche persistenti e non persistenti e i livelli di ormoni tiroidei nei bambini con diabete di tipo 1. Per questo hanno raccolto campioni di sangue e urina da 54 bambini con diagnosi di diabete mellito di tipo 1. Nelle urine sono state misurate le concentrazioni di sette metaboliti ftalati, quattro parabeni, sette bisfenoli, benzofenone 3 e triclosan, mentre nei campioni di siero sono stati rilevati 15 pesticidi organoclorurati, quattro policlorobifenili (PCB) e sette sostanze perfluoroalchiliche. Contemporaneamente sono stati determinati i livelli ematici di tiroxina libera (fT4), ormone stimolante la tiroide (TSH) ed emoglobina glicata (Hb1Ac).
Gli esperti hanno evidenziato associazioni positive tra i livelli sierici di perfluoroesano sulfonato e monoetilftalato urinario e il livello di TSH nel sangue. Hanno inoltre scoperto che il PCB 138 era associato positivamente a fT4, mentre i livelli urinari di bisfenolo F erano correlati negativamente a questo ormone. Infine, hanno osservato associazioni positive tra i livelli di emoglobina glicata e la contaminazione da PCB 153 e due metaboliti dello ftalato urinari: mono-2-etil-5-idrossiesil ftalato e mono-2-etil-5-ossossiil ftalato. “Saranno necessari ulteriori studi per esplorare ulteriormente questi risultati” concludono gli autori.
Fonte: Int Arch Occup Environ Health. 2023
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