Anche chi non è sovrappeso rischia la pressione alta se la circonferenza della vita è elevata
Secondo uno studio pubblicato sul Nutrition Journal, avere una misura della circonferenza della vita elevata rappresenta un fattore di rischio […]
Una concentrazione costantemente elevata di colesterolo residuo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari nei soggetti con ipertensione. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabelogy, e diretto da Weiqiang Wu, del Second Affiliated Hospital of Shantou University Medical College, in Cina.
“La relazione tra la concentrazione cumulativa di colesterolo residuo (Cum-RC) e il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) nei pazienti con ipertensione rimane poco chiara. Per approfondire la questione abbiamo studiato i dati di 28.698 individui per i quali erano disponibili i valori di colesterolo totale, colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e trigliceridi in più punti temporali, e che non avevano malattie cardiovascolari (14.349 con ipertensione e 14.349 senza)” spiegano gli autori.
I partecipanti con ipertensione sono stati suddivisi in quattro gruppi in base al quartile Cum-RC: un gruppo Q1 (< 26,40 mg/dl), un gruppo Q2 (26,40-39,56 mg/dl), un gruppo Q3 (39,57- 54,65 mg/dl) e un gruppo Q4 (≥ 54,66 mg/dl). Nel corso di una mediana di 10,9 anni, 1.444 partecipanti con ipertensione hanno sviluppato CVD. Dopo l’aggiustamento per molteplici potenziali fattori confondenti e rispetto al gruppo Cum-RC Q1 dei partecipanti con ipertensione, i rapporti di rischio aggiustati per CVD per i gruppi Q2-Q4 erano 1,07, 1,08, e 1,26; quelli per l’infarto miocardico erano 1,51, 2,02 e 2,08, e quelli per l’ictus ischemico erano 1,02, 1,04 e 1,29. Tuttavia, non è stata trovata alcuna relazione significativa tra Cum-RC e il rischio di ictus emorragico. A parità di quartile Cum-RC, il rischio di CVD era significativamente più alto nei partecipanti con ipertensione rispetto a quelli senza.
“Visti i risultati, riteniamo che il raggiungimento degli obiettivi di pressione arteriosa e di concentrazione di RC dovrebbe aiutare a ridurre il rischio di CVD nei soggetti con ipertensione” concludono gli autori.
Fonte: Cardiovasc Diabetol. 2023
https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-023-01984-4
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