Malattie trasmissibili. L’Ecdc lancia un nuovo modello di prevenzione. Più attenzione all’educazione alla salute

L’Ecdc ha sviluppato nuovo modello di prevenzione. “Il quadro di prevenzione dell’Ecdc segna una pietra miliare significativa nei nostri attuali sforzi volti a sostenere gli Stati membri dell’UE nella prevenzione delle malattie trasmissibili e nella salvaguardia della salute pubblica nell’UE/SEE. Integrando le scienze sociali e comportamentali nel nostro lavoro di prevenzione, miriamo a rafforzare e attrezzare meglio sistemi sanitari con un approccio più incentrato sulle persone per affrontare le sfide attuali e future”, ha spiegato Andrea Ammon, direttore dell’Ecdc.

Nel nuovo quadro, le scienze sociali e comportamentali, mirate a comprendere i fattori che influenzano le decisioni e i comportamenti delle persone, integreranno il lavoro di prevenzione ormai consolidato da tempo dell’Ecdc, che finora si è basato in gran parte sull’epidemiologia medica e sulla microbiologia.

In questo modo si prevede che le politiche e i programmi di sanità pubblica diventino più accettabili e accessibili per gli individui e le comunità, ottimizzando così la loro potenziale efficacia. Allo stesso modo, i metodi di queste scienze verranno utilizzati per considerare i fattori di rischio sociali ed economici e per sostenere politiche sanitarie basate sull’evidenza.


Uno dei pilastri di questo lavoro sarà la creazione di una comunità di pratiche sulla prevenzione, da lanciare nel corso del 2024 con l’obiettivo di raccogliere una massa critica di competenze nella prevenzione delle malattie trasmissibili.

La Comunità di Pratica supporterà i paesi nel migliorare i loro interventi di prevenzione utilizzando metodi tratti dalle scienze sociali e comportamentali. Collegherà inoltre i professionisti in tutta l’UE/SEE e faciliterà la condivisione di buone pratiche e lezioni apprese per la prevenzione delle malattie trasmissibili.

Il quadro di prevenzione offre inoltre all’Ecdc nuove opportunità di cooperare con altre istituzioni dell’UE, agenzie nazionali di sanità pubblica, organizzazioni internazionali, mondo accademico, società civile e altri soggetti nel lavoro di prevenzione.

Il quadro segue i principi guida della salute pubblica, come il rispetto dei diritti umani, la copertura sanitaria universale, l’uguaglianza di genere, l’equità e l’inclusione (anche per le minoranze etniche e le popolazioni socialmente vulnerabili) e l’impegno della comunità nella risposta alla sanità pubblica.

Il nuovo modello segue il mandato modificato dell’Ecdc, approvato dal Parlamento europeo nell’ottobre 2022, e che invita l’agenzia a sviluppare un quadro per la prevenzione delle malattie infettive.

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