Monitoraggio continuo del ritmo cardiaco in pazienti con sindrome di Brugada

Un recente studio multicentrico pubblicato sull’European Heart Journal ha esaminato l’efficacia del monitoraggio continuo del ritmo cardiaco tramite loop recorder (ILR) in pazienti con sindrome di Brugada (BrS). Lo studio ha coinvolto 370 pazienti con BrS e ILR (età media 43.5 ± 15.9, 33.8% femmine, 74.1% sintomatici) provenienti da 18 centri internazionali. I pazienti sono stati seguiti con un monitoraggio continuo del ritmo per un follow-up mediano di 3 anni.

Durante il follow-up, un evento aritmico è stato registrato nel 30.7% dei pazienti sintomatici. Tra questi, il 18.6% presentava aritmie atriali (AA), il 10.2% bradiaritmie (BA) e il 7.3% aritmie ventricolari (VA). Nei pazienti con sincope ricorrente, l’eziologia era aritmica nel 22.4% dei casi (59.3% BA, 25.0% VA e 15.6% AA).

L’uso dell’ILR ha portato all’inizio della terapia farmacologica nell’11.4% dei casi, a procedure di ablazione nel 10.9%, all’impianto di un pacemaker nel 2.5% e di un defibrillatore cardioverter nel 8% dei casi.
L’analisi multivariata ha rivelato che la presenza di sintomi (hazard ratio (HR) 2.5, P = .001) e un’età superiore ai 50 anni (HR 1.7, P = .016) erano predittori indipendenti di eventi aritmici, mentre l’inducibilità della fibrillazione ventricolare allo studio elettrofisiologico (HR 9.0, P < .001) era un predittore di VA.

In conclusione, l’ILR rileva eventi aritmici in quasi il 30% dei pazienti con BrS sintomatici, portando a una terapia appropriata nel 70% di essi. Le aritmie più comunemente rilevate sono le AA e le BA, mentre le VA vengono rilevate solo nel 7% dei casi. Lo stato sintomatico può essere utilizzato per guidare l’impianto dell’ILR.
Questi risultati sottolineano l’importanza del monitoraggio continuo del ritmo cardiaco nei pazienti con BrS, soprattutto in presenza di sintomi o in pazienti di età superiore ai 50 anni. L’uso dell’ILR può aiutare a identificare e gestire in modo appropriato gli eventi aritmici, migliorando così la prognosi dei pazienti con BrS.

Fonte: European Heart Journal, 2024

https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article/doi/10.1093/eurheartj/ehae133/7623123

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