Vitamina D ad alte dosi non influenza l’incidenza di diabete di tipo 2
L’assunzione di vitamina D a dosi significativamente più alte di quelle raccomandate non influenza l’incidenza del diabete di tipo 2 […]
Il monitoraggio remoto della glicemia può facilitare l’indipendenza dei giovani con diabete di tipo 1, fornendo loro un modo per rimanere in contatto con il loro sistema di supporto mentre acquisiscono competenze adeguate allo sviluppo, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric Psychology.
“Il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) è diventato sempre più popolare tra i giovani con diabete di tipo 1. Utilizzato con il CGM, il monitoraggio remoto offre agli operatori sanitari l’accesso in tempo reale ai valori glicemici dei pazienti” spiega Ettya Fremont, del Victoria A Miller Children’s Hospital di Philadelphia, che ha guidato il gruppo di studio. “Tuttavia, anche se è innegabile che il monitoraggio remoto possa salvaguardare da eventi ipo e iperglicemici, si sa poco su come i bambini più grandi e gli adolescenti, che da sempre ricercano l’indipendenza, e i loro genitori considerino questa metodica, Per questo abbiamo voluto descrivere ed esplorare le percezioni dei genitori e dei giovani” prosegue.
Alcuni ragazzi e i loro genitori hanno partecipato separatamente a interviste semi-strutturate due mesi dopo l’inizio del CGM, e hanno risposto a domande incentrate sulle decisioni da utilizzare e sulle esperienze con il monitoraggio remoto.
Sono stati intervistati 43 genitori e 41 giovani, che avevano un’età media di 13,79 anni. I temi emersi includevano l’impatto del monitoraggio remoto su tranquillità e ansia dei genitori, e sulla comunicazione, oltre a limitazioni tecnologiche che impedivano ad alcuni di utilizzare il monitoraggio remoto. Indipendentemente dall’età dei ragazzi, i giovani e i genitori hanno trovato conforto nella conoscenza dei genitori dei valori glicemici e nelle possibilità dei genitori stessi di assistere i giovani, ad esempio, ricordando loro di mangiare.
Considerando che il monitoraggio remoto potrebbe portare a conflitti a causa di una comunicazione eccessiva, ad esempio un eccesso di messaggi sul telefono da parte dei genitori, gli esperti suggeriscono di tentare una risoluzione dei conflitti attraverso conversazioni tra genitori e giovani mirate a indicare i confini entro cui mantenersi per mitigare un coinvolgimento esagerato.
Fonte: J Pediatr Psychol. 2021
https://academic.oup.com/jpepsy/article/46/10/1276/6333324
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