Relazione tra cancro del colon-retto e insufficienza cardiaca: uso della multi-omica
L’insufficienza cardiaca (HF) e il cancro del colon-retto rappresentano importanti problemi di salute pubblica con una sostanziale morbilità e mortalità. […]
Un gruppo di esperti ha condotto uno studio retrospettivo con l’obiettivo di valutare l’associazione tra le caratteristiche del tessuto adiposo addominale e la sopravvivenza nei pazienti affetti da cancro del retto.
Sono stati inclusi nell’indagine tutti i pazienti con diagnosi di tumore maligno del retto in stadio II-IV, ricevuta tra il 2010 e il 2016, sottoposti a tomografia computerizzata (TC) al basale.
I ricercatori hanno misurato retrospettivamente le aree di adipe totale, sottocutaneo e viscerale (TAT, SAT, VAT) e le densità (TATd, SATd, VATd) in corrispondenza della terza vertebra lombare (L3).
L’associazione di questi tessuti con la sopravvivenza cancro-specifica e libera da progressione (CCS, PFS) è stata valutata utilizzando modelli di rischio competitivo aggiustati per età, sesso e stadio.
Tra i 274 pazienti inclusi (età mediana 70 anni, 41,2% femmine), l’effetto protettivo dell’aumento dell’area del tessuto adiposo sulla sopravvivenza potrebbe essere dovuto a fluttuazioni casuali (ad es, hazard ratio di sottodistribuzione-SHR per un aumento di cm2 di SAT = 0,997; 95% intervallo di confidenza-CI = 0,994-1,000; p = 0,057, per CSS), mentre l’aumento della densità è stato associato a una peggiore sopravvivenza (ad esempio, SHR per un aumento di Hounsfield Unit-HU in SATd = 1,03, 95% CI = 1,01-1,05, p = 0,002, per CSS). Nei modelli che hanno preso in esame ogni area di tessuto adiposo e la rispettiva densità, l’associazione con la CSS tendeva a scomparire per quanto riguarda le zone mentre non cambiava per TATd e SATd e non è stata trovata alcuna correlazione con la PFS.
Gli autori concludono che la densità del tessuto adiposo ha influenzato la sopravvivenza nei pazienti con tumore del retto focalizzando l’attenzione su una variabile misurabile di routine che richiede maggiori sforzi di ricerca.
Fonte: Pellegrini M, et al. Nutrients. 2023 Jan 11;15(2):374.
https://www.mdpi.com/2072-6643/15/2/374
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