Mortalità nella cardiopatia reumatica

Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA ha messo in luce la gravità della cardiopatia reumatica (RHD), una malattia che rimane un problema di salute pubblica nei paesi a basso e medio reddito (LMICs). Lo studio, un’osservazione prospettica multicentrica condotta in 138 siti in 24 LMICs endemici per RHD, ha arruolato un totale di 13.696 pazienti tra agosto 2016 e maggio 2022.

I risultati mostrano che la mortalità in RHD è alta e correlata alla gravità della malattia valvolare. Durante un periodo mediano di 3,2 anni (41.478 anni-paziente), il 15% dei pazienti è deceduto (4,7% per anno-paziente). La maggior parte dei decessi è stata dovuta a cause vascolari (67,5%), principalmente insufficienza cardiaca (HF) o morte cardiaca improvvisa.

L’analisi ha rivelato che i marcatori di grave malattia valvolare, come l’insufficienza cardiaca congestizia (HR, 1,58 [95% CI, 1,50-1,87]; P < .001), l’ipertensione polmonare (HR, 1,52 [95% CI, 1,37-1,69]; P < .001), e la fibrillazione atriale (HR, 1,30 [95% CI, 1,15-1,46]; P < .001) erano associati ad un aumento della mortalità.

D’altra parte, il trattamento con chirurgia (HR, 0,23 [95% CI, 0,12-0,44]; P < .001) o valvuloplastica (HR, 0,24 [95% CI, 0,06-0,95]; P = .042) era associato a una minore mortalità. Anche un livello di reddito del paese più alto era associato a una minore mortalità dopo l’aggiustamento per i fattori a livello di paziente.

Questi risultati suggeriscono la necessità di migliorare l’accesso alle cure chirurgiche e interventistiche, oltre agli attuali approcci focalizzati sulla profilassi antibiotica e sull’anticoagulazione. La cardiopatia reumatica rimane una sfida significativa per la salute pubblica, e questi dati sottolineano l’importanza di un intervento tempestivo e adeguato.

Fonte: JAMA 2024

https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2819427

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