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La Conferenza delle Regioni raggiunge l’accordo sul riparto del Fondo Sanitario 2024
La Conferenza delle Regioni del 25 luglio ha approvato all’unanimità la proposta di riparto del Fondo Sanitario Nazionale […]
Il peptide PEPITEM (peptide inhibitor of trans-endothelial migration), prodotto dall’organismo, potrebbe diventare una promettente nuova terapia contro l’osteoporosi e altre patologie che comportano perdita ossea. Questa evidenza emerge da uno studio condotto da un team guidato da Helen McGettrick e Amy Naylor, dell’Università di Birmingham, pubblicato da Cell Reports Medicine.
I risultati dello studio – condotto su modelli animali in menopausa – hanno mostrato che un intervento clinico precoce con PEPITEM può invertire l’impatto delle malattie muscoloscheletriche legate all’età, migliorando la mineralizzazione e la formazione delle ossa, invertendone la perdita e migliorandone la densità. Il team di ricerca ha riscontrato risultati simili anche in modelli animali di artrite, legata a infiammazione ossea, in cui PEPITEM ha ridotto significativamente il danno osseo e l’erosione.
Il peptide PEPITEM è stato per la prima volta identificato nel 2015 e si trova in circolazione a bassi livelli in tutti gli individui. “Mentre i farmaci più comunemente utilizzati, i bifosfonati, agiscono bloccando l’azione degli osteoclasti, PEPITEM agisce spostando l’equilibrio a favore della formazione ossea, senza influire sulla capacità degli osteoclasti di riassorbire tessuto osseo”, conclude McGettrick.
Fonte: Cell Reports Medicine 2024
https://www.cell.com/cell-reports-medicine/fulltext/S2666-3791(24)00266-0
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