Pnrr. Corte dei conti denuncia ritardi

In ballo ci sono 4 miliardi dei circa 15 destinati alla sanità dal Pnrr. Stiamo parlando del progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” per il quale nel dettaglio sono previsti nel dettaglio oltre 2 miliardi e 700 milioni per interventi nel campo dell’assistenza domiciliare, 280 milioni per le Centrali operative territoriali e un miliardo per la telemedicina.

Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata del tutto rispettata.

A rilevarlo è la Corte dei conti che ha stilato una dettagliata relazione inviata al Ministero della Salute; al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR; alla residenza del Consiglio dei Ministri-Cabina di Regia PNRR; alla Ragioneria Generale dello Stato- IGRUE- Autorità di Audit PNRR e alle Commissioni parlamentari competenti.

Quattro gli obiettivi del progetto come sintetizzati dallo stesso Ministero della Salute:

Nella sua relazione la Corte dei conti rileva i seguenti ritardi nel conseguimento degli obiettivi fissati:

Per la sub-misura -1.2.1 – Assistenza domiciliare (ADI):

Per la sub-misura 1.2.2 – Centrali operative territoriali (COT):

Sulla base di questi ritardi e mancanze la Corte dei conti ha quindi raccomandato al Ministero della Salute di:

  1. adottare tutte le opportune iniziative ed attività allo stesso rimesse ai sensi degli articoli 8 e 12 del D.L. 31/05/2021, n. 77 come convertito dalla legge 29 luglio 2021, n. 108 e ss.mm. ii. ed, in particolare, vigilare sulla corretta ed efficace attuazione degli interventi da parte dei Soggetti attuatori – nel rispetto del cronoprogramma procedurale previsto in ambito europeo, nazionale o anche solamente interno alla stessa Amministrazione in ogni caso finalizzato a garantire un numero adeguato di punti di controllo – in conformità alle “Linee Guida per lo svolgimento delle attività connesse al monitoraggio del PNRR” (allegate alla citata circolare MEF n. 27/2022);
  2. monitorare con continuità l’attuazione, da parte dei Soggetti attuatori, delle ulteriori fasi del Progetto, al fine di scongiurare eventuali ritardi che possano pregiudicare il raggiungimento degli imminenti target europei.

Ora il Ministero della Salute avrà 30 giorni per illustrare quali misure si intendono adottare “per superare le criticità segnalate”.

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