
Nella Ue cure pediatriche insoddisfacenti per il 3,6% dei bambini. In Italia riguarda l’1,8%
Nel 2021, il 3,6% dei bambini europei di età inferiore ai 16 anni nelle famiglie con bambini aveva esigenze mediche […]
In ballo ci sono 4 miliardi dei circa 15 destinati alla sanità dal Pnrr. Stiamo parlando del progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” per il quale nel dettaglio sono previsti nel dettaglio oltre 2 miliardi e 700 milioni per interventi nel campo dell’assistenza domiciliare, 280 milioni per le Centrali operative territoriali e un miliardo per la telemedicina.
Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata del tutto rispettata.
A rilevarlo è la Corte dei conti che ha stilato una dettagliata relazione inviata al Ministero della Salute; al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR; alla residenza del Consiglio dei Ministri-Cabina di Regia PNRR; alla Ragioneria Generale dello Stato- IGRUE- Autorità di Audit PNRR e alle Commissioni parlamentari competenti.
Quattro gli obiettivi del progetto come sintetizzati dallo stesso Ministero della Salute:
Nella sua relazione la Corte dei conti rileva i seguenti ritardi nel conseguimento degli obiettivi fissati:
Per la sub-misura -1.2.1 – Assistenza domiciliare (ADI):
Per la sub-misura 1.2.2 – Centrali operative territoriali (COT):
Sulla base di questi ritardi e mancanze la Corte dei conti ha quindi raccomandato al Ministero della Salute di:
Ora il Ministero della Salute avrà 30 giorni per illustrare quali misure si intendono adottare “per superare le criticità segnalate”.