Gettonisti. Per i medici massimo 85 euro l’ora per il Pronto soccorso, per gli infermieri 28 euro
Arrivano le Linee guida che delimitano le condizioni di utilizzo dei medici e degli infermieri ‘gettonisti’. Il fenomeno […]
“Il sovraffollamento dei pronto soccorso è il sintomo di una malattia più grande, che possiamo fermare solo attraverso azioni concrete e strutturali. Da 10 anni, escludendo il periodo COVID, il definanziamento del sistema sanitario nazionale e, soprattutto, la mancanza di una visione organizzativa hanno impoverito il concetto di salute pubblica. Se oltre il 70 per cento degli accessi nei pronto soccorso è definito codice bianco o verde, ossia non urgente, significa che i cittadini hanno perso punti di riferimento territoriali e si riversano negli ospedali, dove l’attenzione è focalizzata verso le urgenze. Proprio per questo la medicina territoriale sarà potenziata. Il PNRR stanzia fondi per le opere infrastrutturali. Noi stiamo lavorando per rendere questi luoghi delle vere case della comunità a cui rivolgersi per servizi sanitari, lo ribadisco, con la collaborazione delle regioni, in particolare quelle virtuose che, ad esempio, hanno già stanziato i fondi del Milleproroghe per abbattere le liste d’attesa. La strada che stiamo intraprendendo ci sembra quella giusta, senza promettere miracoli irrealizzabili, senza alimentare cooperative e senza distogliere risorse al sistema pubblico, a cui ha pensato ampiamente qualcuno nel passato”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione di Fratelli d’Italia sui problemi dei servizi di Emergenza-Urgenza.
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