Prurito nei pazienti con DA: una linea guida può aiutare a porre una valutazione oggettiva

Un nuovo strumento sviluppato in Spagna, una sorta di linea guida, potrà aiutare i medici e i pazienti a valutare in maniera più oggettiva l’onere del prurito in ogni singolo paziente con dermatite atopica (DA), secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Acta Dermato-Venereologica.

“La dermatite atopica è una malattia infiammatoria caratterizzata da prurito intenso, spesso sottovalutata nonostante il suo impatto diretto sulla qualità della vita dei pazienti e l’elevato onere che comporta. Il nostro obiettivo era quello di progettare uno strumento qualitativo per guidare i pazienti e gli operatori sanitari nella valutazione e nell’interpretazione dell’intensità del prurito utilizzando una scala di valutazione numerica” spiega Ignasi Figueras, dello Hospitalet de Llobregat, Barcelona, Spagna, primo autore dello studio.

I ricercatori hanno sviluppato la bozza di questa linea guida sulla base di una revisione sistematica della letteratura e di focus group comprendenti pazienti e un comitato scientifico. La bozza è stata convalidata con un gruppo indipendente di pazienti, e la versione finale è stata progettata in base al loro feedback.

Gli esperti hanno visto che il prurito influisce su 6 ambiti della qualità della vita legati alla salute, ovvero qualità del sonno, stato emotivo, qualità della vita complessiva correlata alla salute, funzione fisica, attività sociale/sessuale, e produttività, incidendo in particolare sulla qualità del sonno e sul dominio emotivo. I pazienti hanno ritenuto che la funzione fisica fosse l’ambito più fortemente influenzato, seguito dalla qualità del sonno e dal benessere emotivo, e hanno stabilito che un’intensità minima di prurito di 4 e 7 punti avesse un impatto moderato e grave, rispettivamente, sui diversi ambiti relativi alla qualità della vita correlata alla salute. “Speriamo che, fornendo delle indicazioni concrete, il nostro lavoro possa aiutare i pazienti e gli operatori sanitari a interpretare e valutare l’intensità del prurito grazie a una scala di valutazione numerica, e a comprendere l’impatto del prurito sulla qualità della vita correlata alla salute” concludono gli autori.

Fonte: Acta Derm Venereol. 2024

https://medicaljournalssweden.se/actadv/article/view/18255

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