La DA pediatrica nel mondo mostra modelli complessi e vari
Un nuovo studio pubblicato su Annals of Allergy, Asthma & Immunology mostra modelli globali complessi nella prevalenza di dermatite atopica […]
Migliorare la formazione degli operatori sanitari nella diagnosi, nella definizione delle riacutizzazioni della malattia e nella gestione, oltre che rendere disponibili linee guida, potrebbe aiutare a ridurre il peso sui pazienti associato alla psoriasi pustolosa generalizzata. Sono le conclusioni cui è arrivata una review curata da Tina Bhutani, dell’Università della California di San Francisco, e Aaron Farberg, dell’University of North Texas di Fort Worth, e pubblicata su Dermatology and Therapy.
Secondo i due esperti, le conoscenze sulle caratteristiche dei pazienti con psoriasi pustolosa generalizzata e la loro correlazione con la progressione della malattia sono limitate. Dalla review è emerso che la maggior parte dei pazienti con psoriasi pustolosa generalizzata manifesta riacutizzazioni una volta l’anno, della durata da due settimane a tre mesi. Inoltre, oltre l’80% dei pazienti presenta malattia residua post-riacutizzazione, che indica la natura a lungo termine della patologia.
Anche l’impatto della patologia sulle attività quotidiane dei pazienti sarebbe significativo, anche in assenza di riacutizzazione. La psoriasi pustolosa generalizzata, inoltre, influisce negativamente sulla salute mentale e sono state segnalate regolarmente ansia e depressione collegate alla patologia. I pazienti con psoriasi pustolosa generalizzata, infine, presentano più comorbilità, assumono più farmaci e si sono sottoposti a un numero maggiore di visite mediche rispetto ai pazienti con psoriasi a placche o alla popolazione generale.
Fonte: Dermatol Ther 2024
https://link.springer.com/article/10.1007/s13555-024-01103-5
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