
Carcinoma basocellulare vulvare: il ruolo della chirurgia di Mohs
Nel 2025, alcuni studiosi cileni e statunitensi hanno pubblicato su Clinical and Experimental Dermatology una revisione sistematica dedicata al carcinoma […]
La ricostruzione mammaria dopo mastectomia migliora la qualità della vita per molte pazienti colpite da cancro della mammella. Tuttavia, permangono incertezze riguardo ai criteri di eleggibilità per la ricostruzione, alla tempistica (immediata o differita, con o senza radioterapia), agli esiti della mastectomia con risparmio del capezzolo rispetto a quella con risparmio di cute, ai criteri di selezione e ai fattori chirurgici che influenzano gli esiti della mastectomia con risparmio del capezzolo, al posizionamento prepettorale rispetto a quello sottocutaneo degli impianti, all’uso di matrice dermica acellulare e all’impiego del lipofilling autologo.
Un gruppo di ricercatori ha eseguito una revisione sistematica con la finalità di fornire la base per un aggiornamento delle linee guida di pratica clinica sulla ricostruzione mammaria per Ontario Health (Cancer Care Ontario). Sono state esplorate le banche dati Medline, Embase e Cochrane alla ricerca di lavori pertinenti pubblicati fino ad agosto 2024. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 229 documenti che hanno soddisfatto i criteri di inclusione. La maggior parte degli studi sono comparativi retrospettivi non randomizzati mentre 5 sono controllati randomizzati.
I risultati suggeriscono che la mastectomia con risparmio del capezzolo è più sicura sotto l’aspetto oncologico, a condizione che non vi siano indicazioni cliniche, radiologiche o patologiche di coinvolgimento del complesso areola-capezzolo.
Fattori chirurgici, inclusa la sede dell’incisione, possono influenzare i tassi di complicanze come la necrosi. Sia la ricostruzione immediata che quella differita presentano esiti a lungo termine simili, ma quella immediata può determinare una migliore qualità della vita a breve-medio termine. Le evidenze sul fatto che la radioterapia debba modificare la tempistica della ricostruzione iniziale sono molto limitate anche se la radioterapia dopo ricostruzione immediata sembra un’opzione ragionevole.
Le complicanze chirurgiche sono simili tra la ricostruzione prepettorale e quella dual-plane o sottocutanea anche se il primo può offrire una migliore qualità della vita grazie a tassi inferiori di complicanze a lungo termine come dolore e deformità dinamica. Anche il lipofilling autologo si è dimostrato sicuro per quanto riguarda l’aspetto oncologico; il suo impiego può migliorare la qualità della vita e i risultati estetici.
Fonte: Curr Oncol. 2025
https://www.mdpi.com/1718-7729/32/4/231
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