Ssn. Schillaci: “Collaborazione virtuosa tra sanità pubblica e privata convenzionata fondamentale per aumentare la capacità di risposta del sistema”

Una collaborazione virtuosa tra sanità pubblica e sanità convenzionata. Gli istituti sanitari di ispirazione cristiana considerati come un alleato del servizio pubblico. La necessità del contributo della sanità convenzionata per abbattere, con i tetti di spesa, le liste d’attesa. C’è anche questo nel disegno complessivo di riordino del nuovo Servizio Sanitario Nazionale a cui pensa il Ministro della Salute Orazio Schillaci che si è confrontato con il mondo della sanità privata cattolica no profit sulla rivista di Aris – Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari, l’associazione che riunisce le strutture socio-sanitarie gestite da enti e congregazioni religiosi, in occasione del sessantesimo anniversario della sua istituzione.

“La pandemia ha dimostrato che una collaborazione virtuosa tra sanità pubblica e privata convenzionata può aumentare la capacità di risposta del Sistema sanitario ai bisogni dei pazienti – ha dichiarato il ministro Schillaci -. Il privato convenzionato è parte integrante del servizio pubblico e come tale vogliamo che contribuisca in pieno a soddisfare la domanda di salute dei cittadini”.

Schillaci guarda alla sanità religiosa no profit come “un alleato del servizio pubblico. Lo scenario demografico ed epidemiologico ha cambiato la domanda e l’offerta di salute, con un incremento di domanda da parte soprattutto degli anziani a cui dobbiamo dare risposte con il supporto di tutti gli attori del sistema sanitario”.

Infine in merito all’annosa questione degli Ospedali Classificati che ricercano da tempo la parità di trattamento con gli ospedali pubblici, devono sottostare a tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie ambulatoriali e ospedaliere da soggetti privati accreditati, vengono esclusi dal Pnrr, da ogni ristoro energetico e da ogni possibilità di aggiornamenti tariffari in base all’aumento dei costi, Schillaci sostiene che “in questo particolare momento storico l’obiettivo a cui tutte le componenti del sistema sanitario devono tendere è quello di dare assistenza tempestiva ed efficace ai cittadini. Con questa finalità, abbiamo previsto nella manovra finanziaria l’aggiornamento del tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati. Dobbiamo recuperare prestazioni che a causa della pandemia non sono state erogate. Ora è il momento di abbattere i tempi di attesa anche con il contributo delle strutture private convenzionate che devono far confluire le agende nei Recup regionali”.

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