Emergenze sanitarie. Stati Oms Europa adottano due strategie per migliorare preparazione e risposte coordinate
A Copenaghen, alla 74a sessione del Comitato regionale per l'Europa dell'Oms, è stata raggiunta una pietra miliare importante […]
Aumenteranno i posti disponibili per le facoltà di Medicina a partire dal prossimo anno accademico. “L’incremento del 4% rispetto al 2023 è solo una stima provvisoria che poi sarà rivista nel confronto con Regioni e Università. Ipotizziamo un aumento di posti tra i 20 e il 30%”. A confermarlo è la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, in un’intervista a Repubblica.
“La novità di quest’anno è il gruppo di lavoro istituito al Miur con i principali soggetti coinvolti, per riformare l’accesso alle discipline sanitarie – ha ricordato la ministra -. Siamo partiti subito, vogliamo che le cose cambino già dal prossimo anno accademico. Il tavolo tecnico serve proprio a trovare la sintesi tra le diverse esigenze. Vogliamo allargare l’entrata a Medicina ma in maniera programmata e sostenibile. Ho chiesto al gruppo di lavoro di fare un’analisi scrupolosa dei fabbisogni reali ed effettivi. Ora è prematuro dare numeri certi, potremo iniziare a farlo ad aprile quando si concluderà il lavoro del tavolo tecnico. E teniamo presente che i nuovi iscritti saranno medici tra 6-8 anni”.
Quanto al possibile incremento dei posti di specializzazione: “Non è una questione di posti ma di attrattività – spiega Bernini -. Oggi registriamo una domanda eccessiva per alcune specializzazioni, mentre altre sono quasi deserte. Così rischiamo di avere alcune qualifiche del tutto inflazionate e, ad esempio, non avere personale per la medicina d’urgenza. Con il ministero della Salute vogliamo intervenire su questo. Si tratta di riforme che richiedono tempo e risorse, ma che dobbiamo sostenere”.
Quanto alla prova d’accesso, ricorda Bernini, “resteranno validi i nuovi Tolc che, d’altra parte, devono dimostrare ancora la loro efficacia. Prima ci misuriamo con questa modalità. Poi, eventualmente, la mettiamo in discussione. Quindi agli studenti dico: avete più possibilità quest’anno, sfruttatele al meglio”.
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