Intelligenza artificiale in ambito healthcare: report ne analizza l’utilizzo negli USA

Attualmente, l’intelligenza artificiale (IA) è sfruttata soprattutto a livello amministrativo, mentre le applicazioni cliniche sono nelle prime fasi di adozione. A mostrarlo è un report condotto negli Stati Unito da Medscape e dalla società Healthcare Information Management Systems Society (HIMSS), che ha fotografato l’utilizzo dei sistemi basati sulla tecnologia IA nel 2024.
L’IA in medicina
L’IA è la branca dell’informatica che studia la simulazione di comportamenti intelligenti nei computer. Tra le caratteristiche dell’IA, dunque, vi sono l’ottenimento per via algoritmica di risultati, come l’estrazione di contenuto informativo e la produzione di nuova conoscenza, a partire da un insieme di dati di grande mole e complessità, spesso al di là delle possibilità del singolo essere umano, e le attività, sia astratte sia concrete, che implicano la produzione di giudizi e/o predizioni.
L’IA in medicina può essere definita declinando i comportamenti intelligenti che caratterizzano la medicina e le attività cliniche correlate. Questa applicazione dell’IA comprende tutti gli ambiti in cui la conoscenza medica deve essere rappresentata ed estesa attraverso il ragionamento. Dalla diagnosi alla scelta delle terapie, dalla prognosi alla gestione del monitoraggio del paziente, sono tante le attività decisionali nelle quali l’IA può avere un ruolo.
Le evidenze emerse dall’indagine
I risultati dell’indagine, che ha coinvolto 846 tra medici e altri clinici, infermieri, professionisti nell’ambito IT ed esperti, rivelano che la maggior parte delle strutture prese in considerazione utilizza l’IA da almeno 10 mesi, il che ne sottolinea la presenza crescente. Il 29% degli intervistati ha affermato che sul posto di lavoro si utilizza l’IA e di questi, il 36% ha specificato di farlo per attività amministrative, principalmente per riportare annotazioni sui pazienti, e il 32% per trascrivere riunioni di lavoro. In termini di applicazioni cliniche, il 26% degli intervistati ha affermato che l’IA viene sfruttata per analizzare risultati di esami di imaging, dai raggi X alla TAC, e il 20% ha segnalato di utilizzarla per analizzare i risultati di altri esami, nonché per un supporto nelle diagnosi.
Gli scenari futuri
In futuro, oltre il 40% degli intervistati si aspetta che l’IA assista in funzioni come la revisione dei dati raccolti nel Fascicolo Sanitario Elettronico, l’analisi della letteratura e l’assistenza ai pazienti, pur continuando a essere utilizzata per la trascrizione di report e annotazioni e per le comunicazioni. Molti intervistati prevedono, inoltre, che l’IA sarà utilizzata di più per scopi clinici, nonché per formare i medici.
Tuttavia, mentre il report suggerisce che l’integrazione dell’IA nell’assistenza sanitaria sta progredendo, il pericolo è che si sviluppi un divario di competenze significativo, dal momento che solo il 24% degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto una formazione su queste tecnologie. Nel frattempo, la privacy (72%) e gli aspetti etici (70%) restano le principali preoccupazioni tra i professionisti sanitari.
Riferimenti:
Early success, untrapped potential, lingering questions: AI adoption in healthcare report 2024.
https://www.medscape.com/slideshow/2024-Medscape-HIMSS-AI-Report-6017707
Ministero della Salute. “I sistemi di intelligenza artificiale come strumento di supporto alla diagnostica”
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3218_allegato.pdf