Melanoma. Identificato meccanismo che promuove crescita e sviluppo di metastasi
L’interazione tra due proteine, il canale ionico TPC2 e l’enzima Rab7a, svolge un ruolo decisivo nel promuovere la crescita del […]
La chirurgia micrografica (CM) rappresenta un approccio eccellente per il trattamento del carcinoma basocellulare (BCC) ad alto rischio, con risultati positivi in termini di conservazione del tessuto e bassi tassi di recidiva. Lo ha dimostrato una recente revisione sistematica con meta-analisi effettuata da un gruppo di scienziati in Brasile, pubblicata nel 2022 su Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology.
Lo studio ha incluso i dati di 18 studi, di cui 2 RCT e 16 studi osservazionali che comprendevano un totale di 7362 pazienti con 10.424 casi BCCs. È emerso che il tasso complessivo di recidiva del BCC era del 2% (95% CI, 1.0-3.0%; χ2 = 46.2; P = 0.00; 18 studi, 10 424 BCCs). La tecnica di Mohs, la più comunemente utilizzata, ha mostrato un tasso di recidiva del 3%. Tecniche meno comuni, come la tecnica di Monaco e di Tübingen, hanno mostrato tassi simili, rispettivamente del 3% e dell’1%. Inoltre, la tecnica di Muffin ha riportato un tasso di recidiva del 0%, ma con un campione di studio molto limitato.
I risultati suggeriscono che, in generale, le tecniche di CM hanno tassi di recidiva del BCC relativamente bassi e simili. La scelta tra le diverse tecniche di CM dovrebbe essere basata sulle esigenze individuali del paziente e sull’esperienza del chirurgo.
Fonte: Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology : JEADV
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jdv.18048
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