Diabete e melanoma: rischio stabile, ma tumori più avanzati
Un recente studio danese, pubblicato da BMC Cancer nel 2024, ha esplorato la relazione tra diabete e melanoma, rilevando che, […]
L’imaging a fluorescenza nel vicino infrarosso (NIR) con verde indocianina (ICG) può essere un’alternativa non inferiore alla linfoscintigrafia con tecnezio (Tc) per il rilevamento dei linfonodi sentinella (SLN) nei pazienti con melanoma cutaneo clinicamente non metastatico. Lo ha rivelato una recente revisione sistematica e meta-analisi effettuata in Svizzera e pubblicata su Cancers nel 2024.
Sebbene il Tc identifichi un numero maggiore di SLN, soprattutto negli studi prospettici, non sono state riscontrate differenze significative nell’identificazione di pazienti metastatici o nel tasso di falsi negativi (FNR) tra le due tecniche. L’ICG, privo di esposizione alle radiazioni e con tempi di intervento ridotti, rappresenta un’opzione promettente per la guida intraoperatoria nella biopsia del linfonodo sentinella.
In futuro, saranno necessari ulteriori studi randomizzati controllati per confermare questi risultati, specialmente per quanto riguarda l’identificazione preoperatoria e transcutanea del bacino linfonodale interessato. L’adozione dell’ICG potrebbe migliorare la gestione del melanoma, offrendo benefici sia ai pazienti che al sistema sanitario.
Fonte: Cancers, 16(14), 2523.
https://doi.org/10.3390/cancers16142523
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