Melanoma. Identificato meccanismo che promuove crescita e sviluppo di metastasi
L’interazione tra due proteine, il canale ionico TPC2 e l’enzima Rab7a, svolge un ruolo decisivo nel promuovere la crescita del […]
I risultati di una revisione sistematica pubblicata nel 2022 sulla rivista Ultrasound in Medicine & Biology indicano che gli ultrasuoni assistiti da microbolle, noti come microbubble-assisted ultrasound, presentano notevoli vantaggi nell’imaging e nella terapia del melanoma cutaneo. Gli autori, dell’Université de Tours in Francia, hanno esaminato attentamente l’applicazione di questa tecnologia, evidenziando progressi significativi.
Recenti sviluppi tecnologici nell’imaging ad ultrasuoni (US) e negli agenti di contrasto per ultrasuoni (UCAs) stanno rivoluzionando l’approccio alla diagnosi del melanoma cutaneo. Nella gestione clinica di questa forma di cancro, l’ecografia potenziata con contrasto (CEUS, contrast-enhanced ultrasound) si è affermata come un complemento essenziale all’ecografia tradizionale, inclusi l’US ad alta risoluzione e l’ecografia Doppler. Questa integrazione fornisce una visione più approfondita durante l’esame clinico e il follow-up terapeutico. L’innovazione chiave è rappresentata dalla sonoporazione, una modalità non invasiva che sfrutta ultrasuoni e microbolle per veicolare terapie direttamente al melanoma. Questo approccio mirato, sicuro e preciso, apre nuove prospettive per la somministrazione di farmaci terapeutici, rappresentando un significativo passo avanti nella terapia del melanoma.
In conclusione, gli ultrasuoni assistiti da microbolle rappresentano un’innovazione cruciale nella gestione del melanoma cutaneo. Unendo l’efficacia diagnostica dell’ecografia potenziata con contrasto alla precisione terapeutica della sonoporazione, questa tecnologia promette avanzamenti significativi nel trattamento di questa forma di cancro cutaneo.
Fonte: Ultrasound in medicine & biology
https://www.umbjournal.org/article/S0301-5629(22)00473-2/fulltext
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