Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Un recente studio pubblicato dalla rivista Brain ha esaminato la relazione tra la degenerazione del prosencefalo basale e la deplezione dell’attività dell’acetilcolinesterasi corticale nella malattia di Parkinson. Queste due condizioni sono state misurate rispettivamente attraverso marcatori di risonanza magnetica strutturale e misure PET dell’attività colinergica corticale.
Lo studio trasversale ha coinvolto 143 partecipanti affetti da malattia di Parkinson senza demenza e 52 partecipanti sani di controllo. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica strutturale, scansione PET con 11C-metil-4-piperidinyl propionato (PMP) come misura dell’attività dell’acetilcolinesterasi corticale e una valutazione cognitiva dettagliata.
I risultati hanno mostrato che la degenerazione del prosencefalo basale posteriore nella malattia di Parkinson è accompagnata da cambiamenti funzionali corticali nell’attività dell’acetilcolinesterasi. Entrambi i marcatori di imaging colinergico PET e RM sono stati indipendentemente associati a deficit cognitivi multidominio nella malattia di Parkinson senza demenza. In confronto, l’atrofia dell’ippocampo sembra avere un coinvolgimento minimo nello sviluppo del deterioramento cognitivo precoce nella malattia di Parkinson.
Questo studio fornisce nuove intuizioni sulla correlazione tra la degenerazione del prosencefalo basale e il declino cognitivo nella malattia di Parkinson. I risultati potrebbero avere implicazioni significative per la comprensione dei meccanismi sottostanti il declino cognitivo nella malattia di Parkinson e per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
Fonte: Brain, 2023
https://academic.oup.com/brain/article/146/12/4964/7219381
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