Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Un eccessivo aumento di peso in gravidanza sarebbe associato a un rischio di travaglio prolungato. È quanto evidenzia uno studio condotto su una coorte giapponese. I risultati della ricerca, guidata da Satoshi Shinohara, dello Yamanashi Prefectural Central Hospital di Kofu, sono stati pubblicati su PLoS One.
Il travaglio prolungato è caratterizzato da un parto che procede a ritmo lento e porta spesso a gravi conseguenze anche a lungo termine per la madre e il bambino. Per l’indagine, il team giapponese ha preso in considerazione 104.062 partecipanti allo studio Japan Environment and Children’s Study (JECS). L’età materna media era di 30,9 anni, con un BMI medio di 21,1 kg/m2. La coorte comprendeva 28.442 donne nullipare e 42.712 multipare.
In totale, 15.996 donne sono andate incontro a un eccessivo aumento di peso in gravidanza, l’82,9% delle quali aveva un BMI prima del travaglio superiore a 25 kg/m2. L’età gestazionale, il BMI iniziale e quello pre travaglio, l’altezza della madre e la durata del travaglio erano significativamente aumentati nella coorte delle donne con un eccessivo aumento di peso. Il tasso di incidenza complessivo del travaglio prolungato è stato del 10,2%, con una durata media del travaglio di 12,4 ore rispetto alle 8,5 ore del gruppo normale. L’eccessivo aumento di peso della madre durante la gravidanza e il conseguente rischio di travaglio prolungato, dunque, sarebbero collegati da un’associazione statisticamente significativa sia per le donne nullipare, con un aOR di 1,21, che nelle multipare, con un aOR di 1,15.
Fonte: PLoS One 2024
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0306247
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