La respirazione coordina le oscillazioni cerebrali durante il sonno per consolidare la memoria

Uno studio pubblicato su PNAS propone un nuovo ruolo della respirazione nella sincronizzazione delle oscillazioni cerebrali durante il sonno, evidenziando il suo contributo ai processi di consolidamento della memoria. Queste oscillazioni, che avvengono durante il sonno non-REM, sono essenziali per il trasferimento e la stabilizzazione dei ricordi, ma finora si riteneva che emergessero spontaneamente senza alcun ritmo sottostante.

Gli autori hanno osservato che le oscillazioni del sonno si coordinano su una lenta scala temporale di 3-6 secondi, sorprendentemente simile al ritmo della respirazione umana. Analizzando l’attività cerebrale nella regione ippocampale durante il sonno, lo studio ha rivelato l’esistenza di una oscillazione guidata dalla respirazione che si sincronizza con i principali ritmi del sonno, come le onde lente e i ripples (brevi scariche ad alta frequenza).

Questa sincronizzazione respiratoria favorisce il “nesting” delle oscillazioni del sonno, un processo in cui i ripples, fondamentali per la memoria, si inseriscono nelle onde lente. Di conseguenza, la respirazione sembra funzionare come un ritmo intrinseco che coordina l’attività cerebrale, facilitando l’interazione tra i sistemi neurali coinvolti nella memoria.

In sintesi, questi risultati offrono una nuova prospettiva sull’importanza della respirazione durante il sonno, suggerendo che essa non solo supporta le funzioni fisiologiche ma agisce anche come un regolatore naturale delle oscillazioni cerebrali, promuovendo il consolidamento della memoria.

Fonte: PNAS

https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2405395121

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